Magalini e gli obiettivi di mercato: «Abbiamo le idee chiare»
Il ds granata non ha fretta di intervenire
Seconda parte della nostra intervista esclusiva al ds Giuseppe Magalini incentrata sui movimenti di mercato che interesseranno la Reggiana nel mese di gennaio.
Quali e quanti rinforzi dobbiamo aspettarci?
«L'idea è quella di prendere due o tre giocatori, uno per reparto. In difesa abbiamo bisogno di un centrale, però non abbiamo fretta perché prima vogliamo valutare il recupero di Rozzio e Bastrini: se tornassero entrambi sarebbe un'utopia prendere un nuovo difensore, visto che sulla fascia destra Lombardo dà garanzie come alternativa a Ghiringhelli. Dobbiamo invece ragionare in attacco sul sostituto di Napoli e possibilmente su di un centrocampista che possa completare l'organico».
Un mercato molto ragionato ed essenziale...
«Se si vuole fare dell'altro lo spazio c'è, ma bisogna rifletterci bene: il mercato di gennaio non deve comportare scelte obbligate, soprattutto ora che abbiamo raggiunto un'alchimia importante, perché a volte quello che sembra un vantaggio può trasformarsi in un danno se, per esempio, dovessero arrivare giocatori che non si inseriscono o non scendono in campo da diversi mesi...».
Fabris dal Venezia è il nome caldo per rinforzare la linea mediana?
«Non nascondo che in estate mi piaceva molto e continua a piacermi anche adesso...».
È lecito aspettarsi una partenza a rilento?
«Si è probabile, non credo che a breve avremo degli inserimenti. In difesa staremo alla finestra, a centrocampo e in attacco stiamo valutando qualche profilo e prospetto che richiede tempo. Non vogliamo prendere calciatori che chiedono di venire alla Reggiana per giocare: chiunque arrivi dovrà mettersi a disposizione con la consapevolezza che potrebbe anche sedere in panchina».
In uscita ci saranno dei movimenti?
«Non ci è arrivata nessuna richiesta da altre società e nessuno ha bussato alla mia porta chiedendo di essere ceduto. L'intenzione è quella di evitare delle cessioni perché siamo contati e non abbiamo esuberi a differenza di molte altre nostre avversarie, ma se dovesse accadere allora sicuramente arriveranno dei sostituti».
La posizione in classifica della Reggiana influisce sul tipo di manovre che effettuerete?
«Secondo me l'idea del mercato che faremo è in linea con i ragionamenti estivi. Io da lì mi posso spostare solo se dovessero arrivare dei messaggi dall'alto per un discorso di equilibri societari. Ciò non vuol dire che non si possano prendere buoni giocatori facendo un contratto breve o comprando a buon prezzo. A gennaio o si va ad aggredire in maniera importante chi gioca ed è bravo, e questo non è in linea con il nostro mercato estivo, altrimenti bisogna guardare con attenzione ad altri aspetti».
Il Padova è una di quelle squadre pronte a gettarsi a capofitto nelle trattative?
«Sì. Probabilmente i patavini prenderanno tre giocatori dalla Serie B, nomi importanti; vogliono a tutti i costi una punta forte per sistemare l'attacco. Sono primi in classifica con diversi punti di vantaggio sulle inseguitrici, hanno una ghiotta opportunità da sfruttare quando mancano 17 giornate alla fine del campionato».
Le altre dirette concorrenti dei granata come si comporteranno?
«FeralpiSalò e Sambenedettese si stanno muovendo con cautela poiché se vogliono rinforzare la rosa prima devono liberarsi di tanti contratti onerosi a carico. Il Pordenone ha lavorato benissimo in estate e non credo che stravolgerà l'organico a disposizione di Colucci».
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