Zamparo: «Ho raggiunto il mio record ma non mi fermo qui. Il derby sarà speciale e potrà dare una svolta»
«I gol sono importanti quando portano punti e vedere la Reggiana lì davanti anche grazie a me è la soddisfazione più bella. Il rigore? Mi prendo sempre la responsabilità di calciarlo»
Riecco l'arciere: contro il Siena Luca Zamparo torna a sbloccarsi dal dischetto, regalando 3 punti preziosissimi alla Reggiana nell'infinita sfida verso la B con il Modena.
Luca, un rigore decisivo per la vittoria e per cancellare gli ultimi due sbagliati…
«I rigori li sbagliano anche i grandi campioni e io stesso so che ne sbaglierò ancora. Mi prendo sempre la responsabilità di andarlo a calciare, poi a volte va bene e a volte no. Voglio continuare su questa squadra e so che ci saranno tanti altri rigori positivi da qui in avanti».
Undicesimo gol in campionato: hai eguagliato il tuo record in Serie C di due anni fa. E adesso?
«Ho raggiunto il mio record anche se due anni fa il campionato si era concluso prima per il Covid, altrimenti qualche altro gol l’avrei fatto. Al di là di questo, i gol sono importanti quando portano punti come oggi. Ne ho fatti tanti quest’anno ed è una cosa che mi dà morale e voglia di andare avanti. Vedere la squadra prima in classifica anche grazie ai miei gol, è la soddisfazione più bella. Il mio obiettivo è fare gol decisivi, poi non so se saranno 12, 15 o 18».
Avete giocato col tridente, mentre sabato scorsa eravate in due là davanti. Per te cambia qualcosa?
«Sinceramente no, anche se con il tridente ho qualche risorsa in più dagli esterni. Con Rosafio che è un trequartista puro e ti dà la palla in una zona più offensiva, ho qualche legatura in meno col centrocampo e gioco un po’ più sulla linea del fuorigioco. D’altro canto il mio modo di giocare è comunque quello e il mio compito è sempre di giocare per la squadra e smistare palloni per i compagni che arrivano a supporto».
Nel secondo tempo è entrato il neoacquisto Arrighini. Come ti sei visto in coppia con lui?
«E’ un giocatore che si è messo subito a disposizione della squadra: non è uno che pensa a sé stesso, anzi si è subito sbattuto per la causa. A volte ci sono attaccanti che hanno solo caratteristiche per far gol e non pensano al gioco di squadra, ma in questo caso la società ha preso un giocatore che si muove bene in funzione dell’altro attaccante. E’ un tipo di gioco che a me piace, perciò speriamo in futuro di giocare di nuovo insieme».
Ora arriva il derby col Modena. Come si affronta una partita così speciale?
«E’ speciale perché dall’esterno si respira un’aria diversa. Già solo l’ambiente carica questa partita e non c’è nemmeno bisogno che ci carichiamo tra di noi. Sarà una gara tosta tra due squadre fortissime. Vogliamo entrare in campo carichi e ce la metteremo tutta per portare a casa il risultato, imponendo il nostro gioco».
Anche il Modena sarà molto carico…
«Sì, lo saranno entrambe le squadre. Sappiamo che affronteremo un avversario al nostro livello che non perde da 14 partite. Sarà un derby inizialmente molto teso perché queste partite sono sempre così. Peccato che ci sia il limite di spettatori perché sicuramente ci sarebbe stata molta più gente…».
Secondo te questa sfida potrà essere decisiva per il campionato?
«Non credo, anche perché poi mancano altre 16 partite e si possono ancora fare diversi passi falsi. E’ un derby che può dare una svolta, ma non sarà decisivo».
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