L'avversario - Parma, il "calcio biologico" alla prova della Lega Pro
Dopo lo shock della fine della gestione Ghirardi-Leonardi, il Parma è ripartito da zero nell'estate 2015: obiettivo una rapida scalata in Serie A. I buoni propositi della nuova dirigenza hanno portato alla costruzione di una squadra competitiva fra i Dilettanti lo scorso anno, culminata con la vittoria agevole in campionato. La Lega Pro, però, è un'altra cosa e i proclami avventati di inizio stagione hanno catapultato società e tifosi alla realtà: sono bastate una serie di prestazioni sottotono e una disastrosa sconfitta in casa con il Padova (1-4) per portare all'esonero dell'allenatore Luigi Apolloni, del responsabile dell’area tecnica Lorenzo Minotti e del direttore sportivo Andrea Galassi. La decisione successiva del presidente Nevio Scala di abbandonare la poltrona ha gettato ancora più ombre sul progetto di "calcio biologico" annunciato alla rinascita della società gialloblu dopo 24 stagioni in massima serie. Un ribaltone di tale portata non può essere immediatamente assimilato dalla squadra, caduta ancora sul campo dell'Ancona e incapace di trovare la vittoria casalinga con il Bassano. L'arrivo in panchina di Roberto D'Aversa ha ridato stabilità all'ambiente e la vittoria esterna a Bolzano ne è stata la conferma, cui però non è seguita una prova altrettanto convincente nel pareggio al "Tardini" con il Teramo nell'ultimo turno, che tiene il Parma a -8 dalla vetta del girone. Al "Città del Tricolore" il Parma arriva senza lo squalificato Michele Canini in difesa (tanti anni in A con Cagliari, Genoa, Atalanta e Chievo) e con Coly e Garufo infortunati; a rischio anche gli altri difensori Saporetti e Benassi, mentre il capitano Alessandro Lucarelli, 39 primavere sulle spalle, stringe i denti per superare una sindrome parainfluenzale. L'esperienza della difesa contrasta con la giovane età dei portieri, dal lettone Kristaps Zommers (19 anni) al croato Coric (21). Il centrocampo ruota attorno all'ex Pro Vercelli Manuel Scavone, con gli over 30 Miglietta e Corapi a sostegno, mentre è in attacco che si concentrano i nomi di assoluto livello per la categoria: Nocciolini (in dubbio per un problema muscolare) condivide la palma di capocannoniere (7 reti) con l'ex Napoli, Siena e Genoa Calaiò; Felice Evacuo è a quota 4, mentre Guazzo e Melandri trovano meno spazio, chiusi dal senegalese Yves Baraye.
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