Bovo: «Macerata solo un incidente di percorso, col Mantova l'atteggiamento sarà diverso»
La mezzala granata analizza gli aspetti che hanno portato alla sconfitta nelle Marche e mette nel mirino il prossimo avversario
Il centrocampista granata Andrea Bovo è il calciatore di movimento che ha collezionato più minuti nelle prime 29 giornate di campionato, punto cardine dello scacchiere di Colucci prima e di Menichini poi.
«Essere uno dei giocatori più utilizzati mi inorgoglisce - sottolinea la mezzala classe '86 - Significa che lavoro bene durante la settimana e l'atteggiamento in campo e le prestazioni mi danno ragione. Negli ultimi mesi ho cambiato spesso ruolo, ora gioco con più continuità da mezzala ma nel girone d'andata tanti infortuni imprevisti mi hanno costretto a variare posizione per necessità. Quel cambiamento però è servito a migliorare alcuni aspetti tattici in cui avevo della lacune. A 30 anni si possono impararare ancora tante cose...».
A mente lucida, che spiegazione vi siete dati per la sconfitta di Macerata?
«Sapevamo di trovare difficoltà legate al campo, l'ambiente e l'aggressività dell'avversario ma siamo comunque caduti nel tranello che nascondeva quel tipo di incontro. La mancanza di intensità e aggressività, oltre a non aver espresso un gioco brillantissimo, sono stati i nostri limiti. Archivierei la sconfitta di Macerata come un incidente di percorso».
I marchigiani forse hanno vinto la gara anche per meriti tattici?
«Non credo, anche in altre situazioni diverse avversarie avevano trovato il modo di spegnere le nostre fonti di gioco ma eravamo riusciti comunque a vincere. Rivedendo la nostra prestazione posso affermare che quella scesa in campo domenica scorsa non era la solita Reggiana: pochi tiri in porta, meno contrasti vinti e meno palle recuperate. Ogni tanto fa bene ridimensionarsi un po' per poi tornare sulla retta via...».
Domenica nel derby col Mantova incontrerete lo stesso tipo di insidie?
«Sicuramente il fattore campo sarà a nostro favore. Ora veniamo da una sconfitta e la squadra deve essere matura abbastanza per non commettere più gli stessi errori di prima. Questa volta non sbaglieremo l'approccio, poi ogni partita ha la sua storia, dei momenti in cui si è superiori ed altri in cui si va in difficoltà».
L'infermeria piena e soprattutto la carenza di alternative in attacco per voi non sono un problema?
«Purtroppo fa parte del gioco e finora abbiamo sempre sopperito bene alle assenze. In attacco siamo riusciti a creare situazioni pericolose nonostante tutto e secondo me le alternative in corso d'opera, anche cambiando modulo, ci sono. Non possiamo lamentarci tutte le volte di chi manca, sono convinto che se avessimo pareggiato a Macerata questo aspetto sarebbe passato in secondo piano...».
Quanto pensi che manchi al pieno recupero del tuo compagno Sbaffo?
«Viene da problemi fisici non indifferenti, è già tanto che riesca a scendere in campo tutte le domeniche. Conosciamo bene le sue qualità, ma solo giocando con continuità potrà tornare al 100% della condizione».
Perché fate così tanta fatica a segnare?
«Domenica è stato così, ma nelle partite precedenti contro Padova e Südtirol per esempio le chances di segnare non sono mancate. A volte c'è poca lucidità davanti alla porta, altre volte è bravo il portiere avversario...».
Tu sei molto propositivo in avanti e proprio nella gara d'andata a Mantova hai segnato e regalato un assist...
«Il ruolo della mezzala è duplice: bisogna aiutare i terzini quando le avversarie attaccano sugli esterni e dare manforte agli attaccanti. Un compito dispendioso in cui serve buona gamba e tanto fiato, caratteristiche che mi appartengono».
(Nella foto l'esultanza di Bovo dopo la rete messa a segno nel derby d'andata a Mantova © ac reggiana 1919)
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