Le pagelle di Genoa-Reggiana. Esordio con il botto per Motta, Vido allo scadere manca l'affondo
La difesa fatica ma regge l'urto dei rossoblù, Cavallini titubante ma non perde la testa. Centrocampo pimpante, esordio ok per l'ultimo arrivato Ignacchiti. L'attacco non punge, Gondo perde l'attimo giusto e Vergara si accende solo a tratti
Motta 7,5 Bardi chi? Non ce ne voglia l'esperto portiere granata, ma nella serata di Marassi tra le tante assenze la sua è quella che è pesata di meno. Il classe 2005 ex Primavera non trema davanti ad oltre 20mila spettatori e già dopo nove minuti alza le barricate in area di rigore dicendo di no a Messias in tuffo, al quarto d'ora replica sulla conclusione di Martin e nella ripresa sbarra subito la strada a Vitinha e nel recupero evita un passivo peggiore murando Ekhator. Nulla da fare sul pallonetto ravvicinato di Messias che decide la gara, poi è fortunato sul colpo di testa fallito da due passi da Bani nel primo tempo. “Una rondine non fa primavera” ha commentato un suo compagno, ma se questo è l'inizio…
Fiamozzi 6 Sulla fascia di competenza Martin è un cliente scomodo, prova a limitarlo come può ma almeno non commette errori gravi. Con la squadra in possesso avanza sulla linea dei centrocampisti ma la partita non gli consente di incidere lì così come di andare con precisione al cross nella metà campo genoana (dal 32'st Vido 6: in un quarto d'ora riesce a liberare il destro senza trovare lo specchio poi di testa da due passi manca il pareggio allo scadere, provvidenziale però l'intervento di un Leali fino a quel momento più che altro pasticcione sui rinvii).
Meroni 6 Il più ruvido e a tratti nervoso della difesa granata, con Rozzio che a un certo punto lo richiama all'ordine. Ma è dentro la partita e fa a sportellate con avversari di caratura superiore e si destreggia bene nel gioco aereo. Messias gli passa davanti nell'azione del gol, ma non poteva fare molto sulla giocata di alto livello dei genoani…
Rozzio 6,5 Il capitano ci mette poco a prendere le misure al Genoa e quando può gioca sempre d'anticipo, con precisione, e porta a casa alcuni duelli anche se Thorsby in un paio di occasioni semina il panico in area. Sulle poche palle inattive è sempre al centro dell'azione, nella ripresa con un colpo di testa chiama anche all'intervento (facile) Leali.
Cavallini 6 La vera sorpresa della partita: il classe 2004 convince Viali a puntare su di lui tanto da partire dall'inizio - debutto da professionista - sulla corsia mancina dove non trema a cospetto di avversari di Serie A. Qualche sbavatura e ingenuità la commette, con Rozzio sempre pronto a strigliarlo, ma era da mettere in conto (dal 32'st Urso sv).
Ignacchiti 6 Al giocatore scuola Empoli viene subito concessa la chance di mettersi in mostra e lui la sfrutta bene, per la gioia dei familiari presenti in tribuna a Marassi, mettendo in mostra qualità e quantità. Dopo un paio di minuti sulla sponda di Gondo avrebbe già l'opportunità di segnare il primo gol in granata, ma Leali è attento e gli dice di no opponendosi con i piedi. Mezzo punto in meno perché abbocca alla finta di Malinovskyi che spalanca la porta a Messias, ma quell'azione non era semplice da leggere…
Cigarini 6,5 Di fianco ha due giocatori che corrono per lui allora ha la possibilità di fare quello che gli riesce meglio: distribuire palloni. Il Genoa è un avversario tosto e lui di certo non tira indietro la gamba mettendo una pezza con un paio di chiusure interessanti (dal 10'st Reinhart 6: l'italo-argentino entra con il piglio giusto in cabina di regìa e si fa vedere soprattutto senza palla dove chiude bene un paio di azioni pericolose della squadra di Gilardino).
Sersanti 6,5 Protagonista con un paio di accelerazioni niente male, fa ammonire il capitano rossoblù Badelj mentre in fase di contenimento c'è da mettere il freno a un avversario scomodo come Thorsby: mica facile. Dopo un quarto d'ora nella ripresa alza bandiera bianca mettendosi la mano sulla coscia, ma di mezzo ci sono anche i crampi… (dal 16'st Libutti 6: il classe '97 beniamino dei tifosi granata si posizione sulla fascia destra e svolge con diligenza il suo compito).
Vergara 6 Primi 90 minuti in granata in un contesto di spessore: a tratti riesce a fare la differenza, aiutato dalla qualità tecnica di categoria superiore, ma in certi frangenti esce dalla partita o non trova il guizzo giusto per lasciare il segno. Prima dell'intervallo una deviazione di De Winter gli manda in calcio d'angolo un'interessante conclusione in porta, nella ripresa lascia partire un paio di volte il sinistro trovando la pronta respinta di Leali. Da un suo traversone sballato dalla destra nasce la ripartenza letale del Genoa.
Gondo 5,5 Per larghi tratti del match si rivede l'uomo solo contro tutti della gestione Nesta, ma certamente il tipo di partita non lo aiuta a svolgere i nuovi compiti che gli richiede Viali. Bello lo spunto in avvio che manda in porta Ignacchiti, poi avrebbe più di un'occasione per fare male in ripartenza ma gestisce si attarda nel possesso facendo sfumare azioni potenzialmente interessanti. Un solo tiro verso la porta, fuori dallo specchio.
Maggio 5,5 Partendo da sinistra e dialogando nello stretto con Sersanti e Gondo l'ex Pro Vercelli cerca di impensierire la retroguardia ligure che però è attenta e ne limita quasi tutte le iniziative. Al 44' si costruisce un'occasione rientrando verso il centro ma la sua conclusione è innocua (dal 10'st Okwonkwo 6: si lamenta - giustamente - con Gondo quando il compagno ivoriano non gli serve un buon pallone in area su una delle tante ripartenza della ripresa, nel finale disegna un buon cross per la testa di Vido che meritava migliore sorte).
Mister Viali 6,5 La prima uscita “vera” vede una Reggiana tenace e sempre con la testa dentro la partita. Impossibile non tenere conto della differenza di valori in campo tra le due compagini, ma la squadra granata per lunghi tratti riesce a farla dimenticare e con un pizzico di fortuna e attenzione in più sarebbe riuscita a prolungare la sfida ai calci di rigore. C'è ancora tanto da lavorare, a partire dalla manovra offensiva in cerca di maggiore pulizia e concretezza. La nuova veste tattica inizia ad adattarsi bene all'organico a disposizione, e questo è un buon segnale in vista del debutto in campionato il 18 agosto contro il Mantova. Ora testa al campionato e al recupero degli assenti, oltre ovviamente al mercato…
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