foto Silvia Casali
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Nesta: «Contro la FeralpiSalò dobbiamo giocare la partita della vita. Pettinari? Tiriamo una riga e ripartiamo»

«È una sfida più complicata rispetto a Bari, l’attenzione va alzata perché queste partite per noi sono insidiose. Scontro salvezza? Sì, il vento può cambiare da un momento all’altro così come l’umore, restiamo umili e concentrati»

02.02.2024 15:45

Ora che il calciomercato è concluso, l'attenzione torna a spostarsi sul rettangolo verde: domani la Reggiana di mister Alessandro Nesta ospita una FeralpiSalò in grande forma, l'obiettivo è fare bene e non interrompere la striscia di risultati utili che ha preso il via a fine 2023 in quello che il tecnico romano considera ancora come un vero e proprio scontro salvezza. Sul mercato Nesta non si dilunga troppo ma lancia un chiaro messaggio: Pettinari torna a disposizione (dalla prossima settimana).

Mister, qual è il suo commento al mercato della Reggiana?
«È opportuno che ne parli il direttore Goretti. Qualcuno si aspettava di più o di meno, ma non sempre capitano le opportunità giuste».

I suoi giocatori sono più sereni ora che si è concluso?
«I nostri giocatori erano tutti convinti di rimanere, tranne qualcuno in uscita che poi è rimasto».

Si riferisce a Pettinari?
«Come detto un mese fa, lui era in uscita ma non è arrivato un suo sostituto e lui non ha trovato una nuova squadra. Quindi tiriamo una riga e ripartiamo: ora torna ad essere un giocatore a tutti gli effetti, ma domani non sarà a disposizione perché è rimasto fuori da un po’. Rientrerà in gruppo da lunedì».

È stata una sua scelta quella di reintegrarlo?
«La cosa più intelligente da fare ora è tirare una riga per quello che è successo, e dico anche che non avrei voluto veder partire Nardi ma gli è capitata un’occasione importante e l’ha sfruttata. Noi cercavamo un attaccante, lui voleva andare ma non è andata bene per entrambi. Pettinari, quindi, è un giocatore della Reggiana a tutti gli effetti. In questo momento bisogna tirare fuori il meglio da quello che abbiamo. Con Stefano (Pettinari, ndr) ho sempre parlato tutti i giorni negli ultimi mesi, la sua uscita era un discorso relativo al club che spiegherà meglio il direttore Goretti. Il nostro compito è quello di salvare la Reggiana, tenere il punto su certe questioni non faceva il bene della squadra».

Su Alex Blanco cosa ci può dire?
«È un giocatore duttile: ha corsa e qualità, può giocare sulla trequarti o da esterno. Vedremo dove metterlo per farlo rendere al meglio».

Come giudica, in generale, il mercato della Serie B?
«Bene o male tutti hanno cambiato qualcosa perché tutti avevano delle criticità da risolvere. C’è chi ha fatto un mercato fuori categoria e chi ha ragionato con intelligenza, bisognerà vedere se le scelte prese si riveleranno azzeccate o meno».

Domani si affrontano le due squadre più in forma del momento?
«I risultati dicono che è così, entrambe hanno trovato la quadra rispetto a qualche mese fa e ora c’è più entusiasmo. Sarà una gara difficile per tutte e due, per noi più complicata rispetto a Bari perché la Feralpi lascia meno spazi come fanno le squadre che lottano per salvarsi. Dovremo alzare l’attenzione perché queste partite per noi sono insidiose».

Che FeralpiSalò si aspetta di trovare?
«Mi aspetto una squadra molto ordinata, consapevole di cosa deve fare. Hanno gente che corre ed è concentrata, sanno cosa serve per salvarsi. La Feralpi inoltre è molto ordinata, concede poco e quando riparte lo fa con gambe importanti. In Serie B le partite non si vincono mai per caso».

La sfida con i gardesani la considera uno scontro salvezza o guarda più in alto?
«Penso solamente alla salvezza. Ho già disputato la Serie B, il vento può cambiare da un momento all’altro così come l’umore. Bisogna restare concentrati e umili, questa deve essere la partita della vita».

Questa volta potrà contare su una panchina lunga… 
«Sì, a parte Gondo che non è al meglio e Romagna assente ho più scelta rispetto a Bari ma per noi non cambia nulla. Serve lo stesso spirito, dobbiamo tutti correre dietro la palla, difenderci e attaccare bene. Noi vogliamo divertirci giocando e facendo risultati: rispetto a mesi fa è diverso lo spirito e dobbiamo mantenerlo, sarebbe un peccato perderlo. Ma dobbiamo anche imparare a giocare partite sporche, da battaglia».

Gondo sarà convocato?
«Sì perché ho un posto ma non so se potrà essere utilizzato. Visto dal campo pensavo andasse incontro a uno stop di tre mesi, ma non si è fatto nulla di grave. Con lui però bisogna stare attenti».

In attacco giocherà Varela o Antiste?
«Dipende da quello che si chiede di fare ai giocatori…».

È rimasto sorpreso dalla partita di Crnigoj al “San Nicola”?
«Sì, soprattutto come tenuta. Al novantesimo minuto andava ancora forte, ha fatto un passo in avanti grandissimo».

Il recupero di Romagna è previsto entro un mese?
«Più o meno sì, fortunatamente lo stop è inferiore rispetto alla volta precedente».

Senza il ds Goretti in panchina a farle da scudo, poiché squalificato, dovrà prestare maggiore attenzione nel rapporto con l’arbitro…
«Il calcio è uno sport di emozioni, restare impassibili è impossibile e a volte noi allenatori esageriamo ma è importante non insultare nessuno e portare rispetto. Credo che gli arbitri debbano parlare di più con noi, il dialogo aiuta. Non condivido la ricerca continua dei cartellini…».

 

 

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