Ardemagni: «Buona prestazione, però manca ancora l'ultimo passaggio. Dobbiamo essere più cattivi»
«Abbiamo ancora sette finali davanti. La mentalità giusta c'è, non bisogna mollare mai»
Matteo Ardemagni, ancora alla ricerca del primo gol su azione in maglia granata, commenta a caldo il pareggio della sua Reggiana contro quella che, attualmente, è la squadra che ne detiene il cartellino.
Anche a Frosinone è arrivata una buona prestazione, però manca ancora il gol. Preferiresti forse giocare meno bene e trovare la via della rete?
«Per un attaccante il gol è una medicina fondamentale. Credo anche che ci siano partite che vanno affrontate in base all’avversario che si ha davanti. Abbiamo giocato contro una squadra che non permetteva di fare un pressing molto offensivo, perciò bisognava sacrificarsi di più e dare un maggior contributo in fase difensiva. Al contrario ci sono state altre gare, per esempio quella col Cosenza, in cui ho avuto maggiori occasioni per segnare e purtroppo non ci sono riuscito. Abbiamo dimostrato una certa compattezza e anche assieme a Mazzocchi abbiamo fatto un grande lavoro di supporto ai compagni dietro. Di grandi occasioni non ne abbiamo avute, ma la prestazione è stata buona».
Com’è stato il tuo ritorno a Frosinone da ex di turno?
«Il Frosinone ha la proprietà del mio cartellino e ho ancora ottimi rapporti con i miei vecchi compagni, con cui tuttora sono in contatto. Ora però devo pensare solo al bene della Reggiana».
Il punto conquistato può dire tanto in questa corsa alla salvezza?
«Direi di sì. Dopo la sosta abbiamo avuto la possibilità di ricaricare quelle energie mentali che ci serviranno in queste sette finali che ancora ci aspettano. Questo risultato è un punto di ripartenza che abbiamo ottenuto contro un avversario forte che è ancora in corsa per raggiungere i playoff».
Com’è stato giocare in coppia con Simone Mazzocchi?
«Abbiamo fatto bene insieme, cercando sempre di giocare come ci chiede il mister. Siamo due attaccanti diversi, ma ci sappiamo completare a vicenda. Mi sono sempre trovato bene a giocare sia con lui che con gli altri miei compagni».
Cosa manca a questa Reggiana in fase offensiva?
«Ci manca un po’ l’ultimo passaggio. Spesso arriviamo lì, poi manca il passaggio decisivo. Oltre a questo, dobbiamo cercare di essere più cattivi là davanti. Credo comunque che un episodio possa aiutarci a sbloccare tutto. L’importante è continuare a lavorare e a stare sul pezzo. L’unico metodo è cercare di migliorarci con gli allenamenti in settimana, per arrivare pronti alla partita. Contro il Frosinone abbiamo dimostrato di avere la mentalità giusta e questo è quello che conta».
Hanno vinto Cosenza e Pescara e ora mancano 7 partite. Cosa servirà in questo rush finale?
«Testa, cuore e coraggio. Non dobbiamo mollare e soprattutto non bisogna guardare le altre, ma pensare innanzitutto a noi stessi. Poi a livello personale, ho già vissuto campionati simili: ad Avellino ci siamo salvati per ben due volte all’ultima giornata. Ogni partita è una guerra e bisogna portare a casa più punti possibili fino alla fine».
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