L’Avversario - Pordenone, ultimi sforzi per una stagione da incorniciare
Aldilà della giornata extra di riposo, vera o presunta che sia, messa in palio dal tecnico Colombo come premio in caso di vittoria a Pordenone, se davvero, come ribadito a più riprese da diversi giocatori granata, la Reggiana crede ancora nella possibilità di raggiungere i playoff, solo un successo in casa dei ‘ramarri’ friulani permetterebbe di rimanere in scia delle prime quattro. Ecco che quindi la trasferta al ‘Bottecchia’ diventa crocevia di un’intera stagione, o meglio: quella di domani sarà la prima di sei partite da dentro o fuori che la Reggiana affronterà da qui al termine del campionato, nelle quali il minimo errore potrebbe costare il sogno post-season. L’avversario di questo weekend si chiama Pordenone, un nome che fino a sei mesi fa avrebbe fatto sorridere tanti se associato all’aggettivo ‘temibile’, ma che dopo ventotto giornate di campionato trova tutti concordi sul fatto che della truppa guidata dall’ex capitano granata Mirko Stefani ci sia realmente da avere paura: 50 punti conquistati, terzo miglior attacco con 41 reti segnate, terza miglior difesa e terzo posto in classifica meritatissimo, per un campionato quasi da otto in pagella, forse sporcato solo dal mese di marzo che ha visto la squadra neroverde conquistare solo 4 punti sui 12 a disposizione. Questo 2015/2016 resta comunque una stagione sontuosa per un organico tuttora difficilmente collocabile tra i primi sei del girone a livello di nomi: Martin, Buratto, Boniotti, Strizzolo, sono i carneadi che, uniti ai già più noti ma pur sempre onesti mestieranti di terza serie Pederzoli, Stefani, Pasa, Tomei e Cattaneo, costituiscono la spina dorsale di questo Pordenone e che hanno permesso al club naoniano di raggiungere il punto più alto della sua storia a neanche dodici mesi da una retrocessione in serie D maturata sul campo e poi revocata grazie al ripescaggio. Anche se per quelli che erano gli obiettivi stagionali mister Bruno Tedino e i suoi uomini possono ritenersi già più che soddisfatti, è inevitabile che a Pordenone nessuno abbia voglia di gettare alle ortiche una possibile qualificazione ai playoff, con la speranza neanche troppo assurda (vedi Como della scorsa stagione) di vincere la lotteria degli spareggi da grande sfavorita. Ecco perchè la sfida di domani sera (calcio d’inizio ore 20.30, arbitrerà Mei di Pesaro) assume tutti i connotati della gara da sei punti: i granata sono costretti a vincere per guadagnare terreno su una diretta concorrente e non abbandonare prematuramente la rincorsa al quarto posto, mentre il ‘Porde’ ha bisogno di ritrovare fiducia dopo i due scontri diretti persi recentemente contro Bassano ed Alessandria. Facile intuire che chi dovesse perdere questa partita vedrebbe ridursi, se non addirittura azzerarsi, le proprie chances di allungare la stagione e, considerando che un pareggio potrebbe non accontentare nessuno, ci si aspettano spettacolo e agonismo da entrambe le parti.
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