Libutti mette nel mirino il Venezia: «Il gol segnato in Laguna fu una grandissima emozione. Noi ce la giochiamo con tutti»
«In queste settimane abbiamo curato l'aspetto fisico: lo staff vuole portare tutti alla stessa condizione. Le scommesse nel mondo del calcio? Questi ragazzi vanno aiutati perché spesso sono soli, il gioco d'azzardo fa male a intere generazioni»
Sulla carta la sfida con il Venezia è decisamente proibitiva, ma la Reggiana fin qui ha dimostrato di poter tenere testa anche alle squadre più blasonate e quotate della Serie B, motivo per il quale domenica con il Venezia l'obiettivo è quello di puntare ai tre punti. E c'è chi, come Lorenzo Libutti, in carriera ha già dimostrato di poter fare male agli arancioneroverdi…
«Per me fu una grandissima emozione segnare a Venezia - sottolinea il terzino granata nelll'intervista rilasciata alla Gazzetta di Reggio, ricordando la sfida persa di misura nel marzo 2021 - Non avevo cominciato bene, poi mi arrivò un pallone a mezz'aria e lo calciai di prima intenzione, di contro balzo. La partita era trasmessa in TV e sapevo che da casa mia la stavano vedendo, purtroppo non servì e fummo sconfitti immeritatamente».
Il “Libu” con il Bari ha raggiunto il ragguardevole traguardo delle 100 presenze in campionato con la maglia granata, ma il focus ora è sugli obiettivi della squadra. «Non sapevo di questo risultato fino a pochi giorni fa - il commento del difensore classe ‘97 - Fa sicuramente piacere e non mi sarei mai immaginato di arrivare a tanto al mio arrivo a Reggio. In queste settimane di sosta assieme ci siamo focalizzati sull’aspetto fisico, lo staff vuole portare tutti allo stesso livello di condizione, mentre da ieri abbiamo iniziato a studiare il Venezia: è una squadra che dà pochi punti di riferimento ed è tra le candidate alla promozione, ma dobbiamo affrontare i nostri avversari con serenità consci che possiamo giocarcela contro tutti».
Inevitabile un commento sulle scommesse nel mondo del calcio, argomento “caldo” di questi ultimi giorni. «Non mi è capitato di conoscere giocatori che scommettono - precisa Libutti - Questi sono ragazzi che vanno aiutati perché spesso sono soli e il gioco d'azzardo sta diventando un male per intere generazioni».
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