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Primo Piano

Nesta: «Affrontiamo un Brescia da battaglia, per noi sono tutti scontri salvezza. Pensiamo solo a restare in Serie B»

«La Reggiana è questa, può vincere con tutti o fare dei giri a vuoto. Turnover? Cambieremo qualcosa, bisogna fare tre belle partite. Blanco e Pettinari portano soluzioni in più, Portanova deve salire di livello. I giovani se sono forti giocano»

23.02.2024 15:00

Per la Reggiana sta per partire un tour de force non indifferente: nel giro di 8 giorni i granata affronteranno Brescia, Südtirol e Ascoli in tre scontri importanti in chiave salvezza per tutte le contendenti. Si comincia domani al “Rigamonti” nella riedizione del match andato in scena al “Città del Tricolore” due mesi fa. Mister Alessandro Nesta non esclude rotazioni in vista di questo triplice impegno ravvicinato.

Mister, a parte gli infortunati noti sono previste altre assenze domani?
«Girma ha sempre una piccola infiammazione ma è pronto e può partire dall’inizio, Varela invece ha qualche problemino che si porta dietro da tempo e non sappiamo se sarà della partita». 

Bianco e Cigarini stanno bene?
«Sono a disposizione».

Il focus è solo sul Brescia o pensa anche agli altri impegni ravvicinati?
«Il focus principale è su domani ma do anche mezza occhiata a quelle dopo perché in alcuni ruoli non siamo tantissimi».

Pensa a un cambio di modulo o interpreti?
«Qualcosa cambieremo perché dobbiamo fare tre belle partite. Nel cassetto bisogna avere un cambio modulo, serve infatti un piano B da utilizzare con i giocatori giusti quando siamo in emergenza. Abbiamo recuperato Pettinari che ci permette di cambiare assetto davanti, dietro siamo un po’ corti invece ma bisogna essere pronti a variare anche lì. A volte le intuizioni arrivano da quello che vedi in campo».

Gli ultimi 90 minuti di Portanova risalgono alla gara contro la Sampdoria, da allora è quasi sempre subentrato…
«Manolo è calato, ha giocato come esterno da quinto e a Cremona anche da trequartista per provare a recuperare brillantezza. È un giocatore troppo importante e non può rimanere indietro, dobbiamo stimolarlo e portarlo a un livello più alto rispetto all’ultimo mese».

Come procede l’inserimento di Okwonkwo?
«È rimasto fermo a lungo ma lo vedo bene, si capisce che ha colpi importanti. Quando avrà terminato la squalifica credo che 15-20 minuti li potrà fare, ma per arrivare a 90 ci vorrà ancora tempo».

La sconfitta con la Ternana la considera solamente un episodio negativo?
«Sì, ma sul quale bisogna fare dei ragionamenti. Una sconfitta dopo otto partite ci può stare, ma in casa facciamo fatica e dobbiamo capire bene perché».

È stata una delle poche partite in cui non avete segnato...
«È vero, siamo stati poco pericolosi e potevamo fare meglio in alcune situazioni».

L’approccio di Blanco e Pettinari le è piaciuto?
«Sì, hanno dato un bel segnale che ci fa ragionare su più cose, anche sulle due punte».

Blanco è già pronto per partire dal primo minuto?
«Tutti possono giocare dall’inizio. Nel suo caso dobbiamo capire in quale ruolo può rendere al meglio, se come esterno o più avanti vicino alla porta».

Che avversario è il Brescia?
«È una squadra esperta, ha tanti giocatori importanti in tutti i ruoli che si conoscono da tempo. È una formazione forte, da battaglia».

Brescia-Reggiana è uno spareggio salvezza?
«Per noi saranno tutte spareggi salvezza, l’importante è salvarci alla fine…».

Che Reggiana si aspetta di vedere domani?
«Noi siamo questi: possiamo vincere con tutti ma ogni tanto facciamo dei giri a vuoto. In questo campionato tutte le squadre possono cadere e a volte i risultati condizionano le prestazioni, per esempio ho visto un buon Como a Palermo anche se ha perso nettamente». 

Quali ricordi ha delle sue sfide passate al “Rigamonti”?
«Ricordo grandi partite e grandi serate, lì si affrontavano giocatori come Toni, Baggio e Pirlo... La Serie A di una volta era proprio un bel campionato».

Se dovesse piovere per voi sarebbe un problema?
«Se piovesse come a Cremona andrebbe bene…».

Con 30 punti alla venticinquesima giornata, secondo le statistiche è difficile retrocedere…
«Tutti vogliamo vincere sempre ma ogni tanto non ce la facciamo. Per fare uno step ulteriore è necessario restare in Serie B per tanti anni e trovando continuità si potrà provare ad alzare l’asticella. In questa stagione dobbiamo salvarci e basta».

I dati della Lega B vedono la Reggiana tra le squadre con più giovani italiani in campo: è soddisfatto di questo risultato?
«Se sono forti, i giovani giocano: da noi è proprio così, non ci sono altre ragioni. Se i ragazzi non sono forti e svegli non giocano, anche quando ero giovane io funzionava così. I giovani devono capire che bisogna sgomitare per emergere».

 

 

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