Diana: «Vittoria importante e non scontata, siamo stati bravi a saper mettere giù la palla»
«Soddisfatto per chi ha giocato, Muroni e Radrezza mi hanno dato buone certezze. Siamo molto preoccupati per Rozzio, non riusciamo a gioire come vorremmo»
«Siamo stati bravi a voler giocare non solo sulla “garra” e sulla voglia ma anche sulla tecnica - ha dichiarato nel post partita di Pesaro mister Aimo Diana - Sappiamo che il 90% delle partite saranno come questa, perciò ribadisco che oggi non c’era nulla di scontato. All’apparenza sembra facile perché stiamo portando a casa dei buoni risultati, ma non è assolutamente così. Questo è un campo dove altre squadre hanno fatto fatica. Per esempio, il Cesena qui ha pareggiato. Oltretutto, c’erano condizioni climatiche non buone e il campo era molto pesante».
Che partita è stata?
«E’ stata una gara tosta. Era importante l’atteggiamento che abbiamo mostrato nella partita di lunedì contro la Lucchese e che abbiamo confermato oggi. Devo dire che la Vis Pesaro se l’è voluta giocare e il mio amico Mister Banchini ha schierato giocatori che non mi aspettavo, mettendo in campo un po’ più di tecnica. La nostra bravura è stata quella di mettere giù la palla più spesso rispetto ai nostri avversari».
Tutto bello, eccetto la brutta notizia dell’infortunio del capitano Paolo Rozzio…
«Purtroppo non si riesce mai a gioire. Per Paolo siamo molto preoccupati: ha preso un brutto colpo dopo che l’avversario gli è andato sul ginocchio. Nei prossimi giorni si sottoporrà ai vari esami e vedremo cosa diranno. Purtroppo oggi non riusciamo a essere completamente felici per questa vittoria».
Qual è il segreto delle vittorie arrivate su campi così dissestati?
«Non so se c’è un segreto. Certamente stiamo bene a livello fisico e mentale e chi entra in campo, fa il suo dovere. E’ sempre un problema fare la formazione ogni domenica e questo mi rende felice perché preferisco avere questo tipo di problemi. Già per la gara contro il Cesena sarà difficile decidere chi far giocare dal primo minuto. Per molti sarà una partita crocevia, ma per noi il Cesena è un avversario come la Vis Pesaro e tutte le altre. Se entreremo in quest’ottica, ogni partita verrà affrontata con il giusto spirito».
Diversi giocatori in panchina non erano al top della condizione…
«Sì, Camigliano non era al massimo ma poi è entrato subito per l’infortunio di Rozzio. Avevo una mezza idea di inserire Chiesa ma farlo esordire dopo 9 minuti in una partita così, mi sembrava di metterlo un po’ troppo in difficoltà. Forse lì dovevo avere più coraggio, anche perché Denis è molto bravo e risulterà determinante per noi. Anche Sciaudone e Rosafio non stavano benissimo. Aggiungo anche Fausto Rossi. Non è che avesse problemi particolari, ma ha lamentato qualche fastidio e non l’ho inserito dal primo minuto. Detto questo, devo dire che chi ha giocato, ha fatto un’ottima prestazione: Muroni e Radrezza oggi mi hanno dato delle buonissime certezze».
Spesso due centrali come Luciani e Cauz spingevano davanti ed era difficile per la Vis Pesaro stare dietro alle marcature…
«Sì, facciamo spesso questo tipo di gioco, ma in altre partite evitiamo di farlo. Il primo gol di Cauz è un’azione voluta e ricercata. Lavoriamo molto su questi tipi di movimenti in cui gli avversari fanno fatica a trovare le marcature. Siamo stati quindi molto bravi a cercare e trovare il gol. Ci saranno altre gare in cui i difensori non si sposteranno davanti. Dipende molto dalla strategia d’area che vogliamo utilizzare».
Pensa che la squadra abbia interpretato bene ciò che le ha chiesto il suo allenatore?
«Ho sempre detto che la squadra deve avere sempre queste caratteristiche che si riflettono nella mia storia. Sono un allenatore che sta facendo la gavetta e che non può permettere che la sua squadra giochi sempre sulle punte. Conosco fin troppo bene questo campionato e so che queste partite non si giocano con tacco e punta. Noi siamo una squadra che ha sicuramente la tecnica, ma ci stiamo mettendo dentro anche altro».
Siete già proiettati al big match contro il Cesena?
«Nello spogliatoio abbiamo festeggiato ma rimane soprattutto il dispiacere per Rozzio. Speriamo non sia nulla di grave e che possa tornare tra un po’ ma è chiaro che con il Cesena purtroppo non ci sarà. Ad ogni modo, sono contento per gli altri che hanno giocato perché mi hanno dato certe garanzie. Alla vigilia della partita avevo detto che questa sarebbe stata una bella occasione per alcuni e devo dire che oggi l’hanno sfruttata a dovere».
Cercando il pelo nell'uovo, in cosa deve ancora migliorare questa Reggiana?
«Innanzitutto se chiedete ai miei giocatori se sono un allenatore perfezionista, non credo la pensino così. Solitamente lascio molta libertà di espressione ai miei calciatori. L’unica cosa che chiedo è quella di non prendere gol anche quando vinci 3-0. In questo momento chiedere qualcosa di più a questa squadra mi risulta difficile perché tutti stanno facendo prove importanti. Io mi auguro che i giocatori vadano avanti così e capiscano che siamo sulla strada giusta. Non chiedo loro di guardare la classifica ma di guardare i punti perché alla fine vince chi sarà più bravo a farne di più. Oggi abbiamo superato la soglia 30 punti e credo sia una cosa importante. Ci sono altre squadre che ci rincorrono, ma credo che l’importante sarà non dare nulla per scontato anche perché se lo faccio, vuol dire che sto sopravvalutando troppo la mia squadra. In questo gruppo alleno giocatori che hanno fatto la Serie A, la Serie B e la Serie C: sta a loro capire cosa vogliono fare».
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