Rozzio: «Ricominciare regala sempre bellissime sensazioni. In campo ho visto lo spirito e l'atteggiamento giusto»
«Quest'anno interpretiamo la fase difensiva in maniera diversa, puntiamo maggiormente sulla marcatura a uomo. C'è ancora molto da lavorare ma qualcosa di importante si è già visto»
Settimo debutto in campionato per il capitano granata Paolo Rozzio. Come un anno fa non è arrivato il gol all'esordio, ma la Reggiana ha comunque portato a casa tre punti meritati e iniziato la sua corsa verso la vetta.
«Ho provato bellissime sensazioni come ogni anno - ha sottolineato Rozzio al termine della gara vinta contro la Lucchese - La prima partita ha sempre qualcosa di speciale perché la pausa estiva ti aiuta a ricaricare le pile ma ti fa sentire la mancanza dell’atmosfera del pubblico. È stato bello riassaporare quel clima che mancava a me e agli altri miei compagni. Come tutte le partite in casa, abbiamo avuto da subito lo spirito e l’atteggiamento giusto e questo c’è stato anche da parte dei nuovi compagni, nonostante i pochi allenamenti che hanno fatto con la squadra».
Hai trovato una Reggiana diversa dall’anno scorso?
«Non sono uno che fa paragoni. Posso dire che l’anno scorso era una grande squadra ma lo sarà anche quest’anno. Da martedì dovremo già essere in grado di trovare i giusti meccanismi perché domenica ci aspetta una partita veramente insidiosa».
La difesa ha ritrovato la sua solidità…
«Già in precampionato il mister ci ha detto di interpretare la difesa in modo diverso, un po’ più sull’uomo. Lo abbiamo fatto in amichevole con l’AlbinoLeffe e oggi l’abbiamo riproposto con la maggiore attenzione che richiede il campionato. Ad ogni modo, sono contento del nostro precampionato. A Palermo avevamo interpretato bene la gara e se non gli davano quel rigore, forse l’avremmo anche portata a casa. C’è ancora molto da lavorare ma qualcosa di importante si è già visto».
L’ultimo arrivato è il bulgaro Hristov: che tipo di giocatore è?
«Lo conosco ancora poco perché solo ieri ha fatto la rifinitura. Si vede che è un marcantonio e nella marcatura a uomo è un giocatore molto forte. È straniero, parla poco ma recepisce tutto. Direi che dietro siamo numericamente a posto e adesso tutti ci giocheremo il posto».
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