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Nesta: «Dopo il Cosenza eravamo morti, siamo rimasti lucidi e ci abbiamo sempre creduto. Questa è una grande stagione»

«Vincere a Palermo e poi il derby con il Modena non è da tutti. È stato un anno duro, i momenti più belli le vittorie fuori casa. Ora affrontiamo Sampdoria e Parma un po' più spensierati. Playoff? Pensiamo a divertirci e vediamo che succede...»

01.05.2024 22:00

«Abbiamo fatto una grande cosa, raggiungendo questa salvezza - sottolinea un esausto ma soddisfatto Alessandro Nesta in conferenza stampa dopo la vittoria con il Modena nel derby - Dopo Cosenza eravamo morti, ma il gruppo si è ripreso alla grande e oggi ha fatto una cosa speciale. Vincere a Palermo e poi il derby col Modena è una cosa bellissima. Non tutti riescono a fare una cosa del genere».

Di chi è il maggior merito?
«Il merito è dei giocatori: sono loro che vincono le partite. È vero che sia noi dello staff che la società siamo stati bravi a mantenere la calma e restare lucidi, cercando di non appesantire la squadra di responsabilità e continuando a crederci, ma il merito principale è dei miei ragazzi: sono loro al centro di tutto».

Cosa ha dato Alessandro Nesta alla Reggiana?
«Umanamente credo di essere una brava persona, poi a livello tecnico uno può essere più bravo o più scarso. Sia se vinci sia se perdi, l’importante è che tu ti sia comportato bene».

Venendo alla partita, ha sorpreso la scelta di Pajac alla prima presenza da titolare in stagione…
«Dietro eravamo contati visto che Szyminski era un po’ bloccato con la schiena e Romagna era fuori per infortunio. Marko (Pajac, ndr) ha fatto bene come anche Libutti dall’altra parte. Sono molto contento della loro prestazione. Per me ci siamo alleggeriti le gambe giocando dopo un inizio difficile dovuto alle fatiche di Palermo. Dopo il gol abbiamo giocato in ripartenza e potevamo fare anche il secondo».

Quello della Reggiana è stato un campionato paragonabile a una montagna russa…
«È stato un anno duro e non ho mai avuto una stagione così né da giocatore né da allenatore. Il lavoro è stato giusto e non mi sono fatto condizionare dalle voci intorno e penso che questo sia stato fondamentale».

Ora penserà al prossimo anno, avendo raggiunto il rinnovo automatico del contratto?
«No, devo pensare ancora a questa stagione. Poi sul futuro vedremo. Dobbiamo andare a Genova e c’è il derby col Parma da giocare. Mancano due gare e le affronteremo un po' più spensierati».

Vietato accontentarsi?
«Non parlo di playoff perché ormai porta iella. Pensiamo a divertirci e vedremo dove arriveremo…».

Può diventare una grande stagione?
«Per me è già una grande stagione perché so di avere dei giocatori forti. Posso citare giovani come Pieragnolo, Bianco e Marcandalli così come altri quali Fiamozzi e Sampirisi. Poi quelli esperti come Cigarini sono stati importanti perché hanno capito certi momenti della stagione. Inoltre voglio citare Rozzio che ha stupito anche me e ha fatto cose mai viste, prendendosi delle grandi responsabilità. Sono stati tutti giocatori importanti».

Qual è stato il momento più difficile e quello più esaltante della stagione?
«Il più brutto è stato quando hanno iniziato a farsi male tutti. C’è stato un momento in cui ogni giorno si infortunava un giocatore. I più bei momenti sono stati le vittorie fuori casa. Per me quelle sono state una grande soddisfazione. Non è normale quello che abbiamo fatto».

Si aspetta un “grazie” dai tifosi, anche dopo il momento difficile arrivato dopo la sconfitta in casa col Cosenza?
«Prendi 4 gol in casa dal Cosenza e il pubblico giustamente ti contesta, fa parte del nostro lavoro. Chi non accetta questo non può fare l’allenatore».


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