foto Gianni Munarini
foto Gianni Munarini

Dopo il “battesimo” in Coppa Italia, è arrivato anche il debutto in campionato per Edoardo Motta. Il giovane portiere classe 2005 della Reggiana ha difeso i pali nella sfida vinta contro il Cittadella, mostrando personalità e sangue freddo. A fine gara ha raccontato le sue sensazioni, parlando dell’attesa vissuta in questi mesi, dell’emozione del “Città del Tricolore” e della fiducia ricevuta dal gruppo.


«Credo che la mia prestazione sia stata positiva, anche se mi spiace per il gol preso all’ultimo secondo - ha dichiarato il numero uno granata - Subire gol non fa mai piacere, ma nel mio lavoro può succedere. Era importante ottenere i tre punti e sono contento di questa vittoria sofferta, ma nemmeno troppo. Tutto sommato credo che siano tre punti meritati».

Che mesi sono stati per te dalla gara giocata in Coppa Italia a Genova fino a oggi?
«Sono stati mesi di costruzione, sia fisica che tattica. È veramente bello avere davanti un maestro come Francesco Bardi, con tutta la sua esperienza tra Serie A e Serie B. Da lui e da tutti i miei compagni posso solo imparare, visto che sono il più giovane del gruppo».

Cosa ti hanno detto i compagni prima del calcio d’inizio?
«Mi hanno semplicemente detto di stare tranquillo e di avere fiducia, anche se sinceramente non sentivo particolari ansie. Le loro parole mi sono sicuramente servite, ma ero sereno».

E il preparatore dei portieri Bizzarri dopo la partita?
«Era contento della mia prestazione e si è complimentato. Mi ha dato fiducia fin dal primo giorno e non posso che ringraziarlo».

Che emozione è stata giocare al “Città del Tricolore”, dopo l’esordio a Marassi?
«Il “Giglio” e Marassi sono due stadi molto simili, soprattutto perché hanno le tribune molto vicine al campo. Perciò il calore lo senti subito, specialmente se sei portiere. Voglio ringraziare i nostri tifosi: fin dal riscaldamento mi hanno incitato, aiutandomi a stare ancora più tranquillo».

Com’è stato vivere l’esordio in casa, anziché a Brescia come inizialmente previsto?
«Sinceramente preferivo esordire in casa, perché è tutta un’altra cosa. Lo stadio di Brescia è importante, ma non sarebbe stata la stessa emozione. Sentire il calore dei tifosi di casa fa sempre bene».

Non hai commesso particolari errori. C’è stato solo quel retropassaggio di Lucchesi su cui ci sono state alcune proteste…
«In quel momento avevo un avversario davanti e, per evitare rischi, ho preferito prenderla con le mani. L’arbitro ha valutato che non fosse un retropassaggio volontario, quindi direi che mi è andata bene».

Serie B, i risultati della 35ª giornata - La Reggiana torna a correre, il Pisa blinda il secondo posto

💬 Commenti