Carlo Filippi rinuncia alla Pro Patria, si complica l'approdo in granata di Vavassori

E' giunta ieri sera da Busto Arsizio una notizia che riguarda da vicino anche l'ambiente granata. Carlo Filippi, nominato presidente della Pro Patria lo scorso gennaio, si è disimpegnato dal ruolo di massimo dirigente bustocco come confermato da un comunicato pubblicato sul sito ufficiale dei tigrotti:

Per sopravvenuti impegni professionali e personali del dott. Carlo Filippi, le parti consensualmente hanno convenuto di non portare a termine la cessione delle quote di Aurora Pro Patria 1919 S.r.l. Si ringrazia il dott. Carlo Filippi per il prezioso contributo dato alla società in questo periodo

Si conclude quindi dopo appena due mesi la breve avventura dell'ex vicepresidente granata al timone dei biancoblu e ora la patata bollente dell'intrigata questione societaria bustocca torna nelle mani di Pietro Vavassori, ammesso che il maggior azionista di Italsempione si fosse mai fatto veramente da parte. Vavassori è il deus ex machina del grande trasferimento di giocatori, staff tecnico e in ultimo di denaro (tramite sponsorizzazione) da Busto Arsizio a Reggio Emilia iniziato quest'estate; l'imprenditore lombardo si è spesso fatto immortalare al fianco del presidente Barilli durante le gare casalinghe della Reggiana (e per la prima volta due giorni fa anche in trasferta a Prato) e un suo approdo nella società granata era dato per prossimo ma quest'ultima vicissitudine con Filippi rischia di complicare non di poco i suoi piani. A questo punto è probabile che Vavassori trascorra i prossimi mesi in cerca di nuovi acquirenti, ma il rischio di restare a mani vuote è assai elevato visto il poco appeal della Pro Patria, ultima in classifica con lo spauracchio della retrocessione nei dilettanti e di recente finita nel mirino degli organi giudiziari per un flusso anomalo di scommesse su alcuni incontri disputati questa stagione.