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Guidone: «Il primo posto è lontano ma non dobbiamo rallentare la corsa»

"Big Drive" non sottovaluta l'importanza della prossima trasferta a Macerata

09.03.2017 13:30

Con 5 reti su 26 presenze in campionato (tutte in trasferta) Marco Guidone è il secondo marcatore granata alle spalle di Cesarini (6), e anche domenica scorsa è sceso in campo con la maglia da titolare senza trovare però la via del gol.

«Se già prima era difficile raggiungere il primo posto, dopo il pareggio col Padova è diventato tutto più complicato - sottolinea 'Big Drive', come lo chiamano i tifosi - Dobbiamo pensare a continuare il nostro percorso senza guardare al Venezia».

Il secondo posto occupato dal Parma però è ancora alla portata...
«Sicuramente. L'ultima gara di campionato al "Tardini" potrebbe essere decisiva, l'importante è non perdere ulteriore terreno: arrivare secondi ci permetterebbe di saltare il primo turno dei playoff».

Come giudichi la prestazione della Reggiana contro il Padova?
«Abbiamo incontrato una squadra fortissima, i biancoscudati mi hanno fatto una bella impressione come singoli e come gruppo.  La Reggiana ha tenuto bene il campo nel primo tempo, peccato però non essere riusciti a mantanere più a lungo il vantaggio...».

State accusando molto la scarsa efficacia in zona gol...
«Spesso è questione di bravura e fortuna. Avremo fatto meno gol rispetto alle avversarie ma ne abbiamo subiti decisamente pochi. Migliorare si può, nelle ultime gare dovremo essere più lucidi davanti alla porta».

Come vivi il dualismo con Marchi?
«Per me non c'è nessun problema. Gioco e mi alleno sereno, rispettando le decisioni del mister».

Vi preoccupa l'imminente trasferta di Macerata?
«Tanto quanto l'ultima gara col Padova. Giocare contro le squadre che si devono salvare, per di più in un campo brutto, non è mai facile come insegna anche la trasferta di Fano. Dovremo essere veramente tosti per portare a casa i tre punti...».

Dopo l'arrivo di Menichini cosa pensi sia cambiato?
«Secondo me siamo cambiati noi giocatori, l'atteggiamento che mettiamo in campo ora è diverso. Non so dare una spiegazione esatta, i risultati però parlano chiaro...». 

Forse è merito del nuovo asseto tattico negli ultimi 20 metri?
«Là davanti sono cambiati un po' i ruoli: io e Marchi siamo prime punte, Cesarini seconda punta e Carlini fa il trequartista. La svolta può essere nata anche da questa novità, ma penso dipenda maggiormente dalla nostra testa».

Hai un obiettivo a livello personale per questo campionato?
«A inizio stagione me lo sono posto, ma i conti li farò alla fine».

Avete rimpianti per i punti lasciati per strada nel giorne d'andata, soprattutto in trasferta?
«C'è tanto rammarico, però conviene lasciar perdere il passato e guardare al presente. Siamo a -2 dal Padova e -5 dal Parma: dobbiamo continuare a fare bene e sono convinto che le potremo raggiungere».

Pensi che la Reggiana sia maturata come modo di approcciare la partita?
«Indubbiamente. L'ultima trasferta a Fano è stata esemplare nella gestione del risultato. Abbiamo dimostrato sicurezza nel possesso palla, credo proprio sia una prova di maturazione da parte della squadra».

Fra pochi giorni prenderà il via il Torneo di Viareggio: pensi che i tuoi giovani compagni di squadra si comporteranno bene?
«Sono convinto che possano fare davvero bene: Mecca e Rizzi sono sempre con noi e hanno qualità importanti. Il miglioramento di Mecca negli ultimi mesi è stato impressionante, anche Rizzi è maturato molto da quando si è unito alla prima squadra».

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