Eberini: «Il Siena non ci spaventa, andiamo avanti per la nostra strada senza bisogno di consigli»
«Il modulo? Ci sono due alternative pronte. Siamo in emergenza, il pubblico sarà determinante»
Alla vigilia del primo round tra Reggiana e Robur Siena, Sergio Eberini durante la conferenza stampa di presentazione ha provato a spiegare quelli che saranno i temi caldi della partita, togliendosi anche qualche sassolino dalla scarpa...
Mister, quali novità dall'infermeria?
«Oggi proveremo a mettere sotto pressione Rozzio per vedere se è veramente pronto a scendere in campo. Panizzi non vale ancora la pena rischiarlo, per Crocchianti invece è ancora presto».
Quella di domani sarà la partita di Cattaneo?
«Non so se sarà la sua gara, oppure quella di Altinier, Cianci o altri. Tutti i nostri giocatori in questo momento stanno dando prova di grande attaccamento alla maglia, dobbiamo essere bravi noi allenatori a gestirli nella maniera migliore. Oggi verificheremo gli ultimi dettagli e decideremo chi schierare in base al contributo che potrà offrire».
Rivedremo il 3-5-2 o tornerete al 4-3-3?
«Stiamo lavorando su due o più opzioni tattiche, preparando la partita in funzione di quello che potrebbe accadere. Decideremo in serata quale schieramento adottare contro i bianconeri».
Che avversario vi troverete di fronte?
«La Robur Siena è una squadra ostica, costruita per vincere il campionato, ed arriva a questo appuntamento senza le tante defezioni che invece attanagliano la Reggiana. La nostra arma in più sarà il cuore e la voglia di dimostrare a tutti che ci stiamo meritando di continuare a sognare la B».
Il Siena però non gioca una gara ufficiale da 24 giorni...
«Non so se pagheranno qualcosa, noi dopo la sosta di febbraio abbiamo faticato all'inizio contro il Renate. La Robur però ha tanti giocatori di esperienza che penso sopperiranno alle difficoltà iniziali. Ci aspetta una partita difficile contro una rosa ambiziosa composta da attaccanti di categoria superiore: l'importante sarà affrontare i bianconeri con serenità».
Avete preparato qualcosa di particolare per mettere in risalto la ruggine dei toscani?
«Dovremo sfruttare gli errori in fase di costruzione della squadra di mister Mignani e in attacco cercare di sviluppare un gioco che ci aiuti ad avvicinarci alla porte. Probabilmente subiremo la loro pressione a centrocampo, dovremo quindi essere bravi ad uscire in palleggio. Anche se cambieremo modulo, l'obiettivo dovrà essere lo stesso».
Avrete un occhio di riguardo per Guberti?
«Sicuramente prenderemo delle misure per limitare le sue giocate, siamo preparati a tutto, ma nel calcio moderno le marcature ad uomo non esistono più».
Fuori casa 11 vittorie su 18 partite per i bianconeri...
«Credo che i toscani abbiano sfruttato al meglio gli errori commessi da chi pensava di affrontarli in una certa maniera. Noi cercheremo di non commettere gli stessi errori, anche se abbiamo poco da inventare visti i tanti infortuni. Dovremo difendere bene ed attaccare quando capiteranno le occasioni giuste. Mi interessa che ci sia la stessa attenzione e voglia di mercoledì scorso. Mi auguro che possa bastare quello che riusciremo a fare domani...».
Tante formazioni hanno vinto in trasferta nell'ultimo turno: la gara di domani diventa quindi un po' meno decisiva del previsto?
«Nei playoff chi ha la testa libera ed ha meno responsabilità può giocare meglio, questa è la realtà che ha mandato in vacanza big del calibro di Pisa, Trapani e Alessandria.».
La tensione o la rabbia che traspare dal suo volto a cosa è dovuta?
«Io, La Rosa e Tedeschi vogliamo dimostrare agli addetti ai lavori che esprimono giudizi da fuori su come affrontare il Siena che andremo avanti per la nostra strada. Questa squadra sta lottando tra le prime 8 in Italia per arrivare in Serie B, credo che un po' di rispetto per il lavoro fatto dai ragazzi vada riconosciuto. Nessuno molla e nessuno ha paura, non è il tempo di ricevere consigli dall'esterno. Tutti sbagliano, ma noi non abbiamo il timore di affrontare questo tipo di partite, anzi speriamo che quella di domani sia il penultimo scoglio verso qualcosa che sogniamo da inizio stagione...».
C'è un attrito con qualche collega allenatore?
«Ad essere sincero sono contento che puntino tutti alla panchina della Reggiana, vuol dire che stiamo facendo qualcosa di importante però ora è ancora nostra e ce la terremo ben stretta fino a quando ce lo dirà il campo».
Mercoledì scorso da dove avete tirato fuori la capacità di ribaltare la partita con un uomo in meno?
«Il nostro è un gruppo che tra alti e bassi ha sempre dimostrato di avere motivazioni importanti, a partire dai più giovani fino ad arrivare ai veterani. Anche lo staff tecnico ha voglia di vincere e regalare una gioia al nostro pubblico».
Pubblico che non farà mancare il suo apporto...
«Sarà sicuramente uno dei nostri punti di forza. Mi auguro che ci sia la stessa cornice importante della scorsa settimana e che i tifosi mettano nella loro voce la stessa passione degli ultimi 20 minuti contro la Juve Stabia. Sanno che siamo in emergenza, il loro tifo sarà importantissimo per fare risultato».
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