Piano piano sta nascendo una squadra importante...
Buona la prima, sugli spalti e in campo
I granata iniziano col piede giusto, ma al di là del risultato, la Reggiana c'è, sta giocando, lotta e fa già sognare i propri tifosi e... fidatevi, visto ciò che stava accadendo soltanto un mese e mezzo fa, è davvero tantissimo. Partiamo da questa considerazione, alla quale ne aggiungerei un'altra: la Reggiana è tornata in mano ai reggiani e ad un gruppo di aziende solide, gestite da imprenditori seri, non contaminati da megalomanie americane forse destinate a naufragare. Questa società pare voglia impostare la politica dei piccoli passi, della formichina che risparmia e accantona il cibo per i momenti difficili e pur con questa mentalità i dirigenti stanno allestendo una formazione importante per la Serie D, impreziosita da due giocatori del calibro di Rozzio e Narduzzo con Staiti ciliegina sulla torta (ma potrebbe non essere l'ultima).
Il Mirabello ha risposto presente, proprio nel giorno in cui ricorreva il 14º anniversario della scomparsa dell'ex presidente Chiarino Cimurri: quasi 3000 spettatori e un tifo che poco aveva da invidiare alla Serie A, peccato fosse una semplice partita di coppa tra dilettanti. Da segnalare un bell'episodio capitato poco prima del calcio d'inizio in via Matteotti: un'anziana signora ha acquistato un biglietto e lo ha regalato al primo tifoso in fila dietro di lei, «È un omaggio in memoria di mio padre - ha detto la protagonista di questa emozionante storia - Lui giocava nell’AC Reggiana il primo anno, quello della sua nascita. Era il 1919!».
Ma parliamo di tattica. Il gruppo di mister Antonioli, dopo un primo tempo un po' timido, ha trovato la zampata vincente con una rete di Broso, per poi sfiorare il raddoppio poco dopo con Luche, mentre a meno di un centinaio di chilometri il Modena, che sulla carta avrebbe dovuto disintegrare qualunque avversario, ha perso col Mezzolara. La Reggiana dei primi 45' ha fatto davvero fatica, mentre quella della ripresa, galvanizzata dal gol di Broso, ha regalato qualche emozione in più ai tifosi. La difesa è apparsa solidissima, forte non solo di Rozzio, ma da un Cigagna veramente attento e soprattutto da un Belfasti che si è rilevato più volte una spina nel fianco degli avversari, mentre ha spinto un po' meno Bran dall'altro lato. Bravo invece Cavagna davanti alla difesa, un giocatore dotato di visione di gioco e la capacità di cambiare ritmo all'azione. A me è piaciuto anche Osuji non solo per dinamismo e grinta, ma anche per tecnica, tant'è che nella ripresa mister Antonioli lo ha spostato dietro alle punte. Un po' più macchinoso, anche per motivi fisici, Crema, un giocatore però che verrà fuori certamente alla distanza. Ottime indicazioni dall'attacco, con un Luche pimpante, bravissimo nel mezzo metro, tecnicamente dotato, ma forse poco glaciale sotto porta, al contrario magari di Broso, che ha lavorato molto per la squadra, senza però arrivare più di tanto al tiro, facendosi però trovare pronto, come i grandi attaccanti, quando il perfetto cross di Belfasti gli ha ispirato il tocco di destro che ha deciso la gara. Benissimo Zaccariello che, dopo il suo ingresso ha cambiato ritmo al centrocampo. Insomma, questa squadra c'è e domenica ci sarà lo stranissimo derby contro il Lentigione, per quella che, comunque vada, sarà certamente una festa del calcio di casa nostra.
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