Diana: «Una serata positiva, era la partita che speravo di vedere. Siamo campioni d'inverno? Ancora non basta»
«Abbiamo approcciato bene la gara mettendola sin dall'inizio sui giusti binari, ora bisogna continuare su questa strada. Pensiamo subito al Montevarchi, ci attende una sfida molto difficile»
Reggiana prima e imbattuta dopo 19 giornate: mister Aimo Diana è contento per il conseguimento di questa prima tappa al termine del 5-0 interno con il Teramo ma guarda subito avanti alla gara di mercoledì, l'ultima del 2021, con la determinazione e la prudenza che lo contraddistinguono da inizio campionato.
Mister, la Reggiana ha giocato la partita che si aspettava?
«Non era la partita che mi aspettavo, ma la partita che speravo di vedere. Mi interessava l’atteggiamento iniziale della squadra, di grande rispetto verso il Teramo per il momento che sta passando. Dovevamo metterci nelle loro stesse condizioni atletiche e mentali, ma mostrando qualcosa di più sul lato tecnico. L’aver approcciato bene e l’aver segnato subito ha messo la gara sui binari giusti, ma questo è per merito nostro, senza regali da parte di nessuno. All’inizio la partita poteva sembrare semplice ma noi siamo stati bravi a portarla su questi binari».
Il cambio di modulo tattico le ha dato le risposte che cercava?
«Noi lavoriamo sempre su un paio di situazioni perciò non ci cambia tanto il dover giocare a tre o a quattro. Chiaramente le partite le puoi impostare in base ai giocatori che hai a disposizione. Per esempio, oggi c’erano alcune assenze importanti che mi hanno portato a cambiare, ma sapevo che la prestazione l’avremmo comunque fatta. Se vado a guardare il pelo nell’uovo, potrei dire che in alcune situazioni siamo stati un po’ sufficienti, ma alla fine siamo stati bravi già nel primo tempo a chiudere la partita. Nella ripresa ci abbiamo messo il marchio finale e da lì ho optato per alcuni cambi, anche per far respirare qualche giocatore affaticato e vedere all’opera chi ha giocato meno. Nel complesso posso dire che è stata una serata molto positiva».
Si aspettava un Teramo così?
«Era partito forte e anche dalla formazione iniziale schierata in campo, avevo l’idea che avremmo affrontato una squadra combattente e con una buona corsa. Tuttavia noi eravamo preparati a questo e soprattutto siamo stati bravi a gestire bene le ripartenze. Le grandi squadre devono anche essere in grado di saper aspettare per colpire al momento giusto come già successo contro l’Entella. Siamo stati bravi a fare quello che dovevamo fare».
Al di là dei 5 gol fatti, è soddisfatto anche della prova dei difensori?
«Sì, diciamo che aver trovato subito il vantaggio ha reso tutto più semplice. Abbiamo fatto una partita sicuramente molto attenta, concedendo poco e sbagliando solo qualcosina a livello tecnico nel primo tempo. Per il resto, devo dire che abbiamo fatto vedere un buon calcio e spero che i tifosi siano usciti contenti dallo stadio. Ora dobbiamo continuare su questa strada».
Come giudica la prova di Cremonesi?
«Ha fatto una gara sicuramente di spessore, al di là dei due gol segnati. Già lo volevo quest’estate e non avevo dubbi su questo giocatore. Può ancora crescere e può giocare sia in una difesa a tre che a quattro. Credo che qui la società si sia fatta trovare prontissima al momento del bisogno e i risultati si sono visti».
Chiesa davanti alla difesa può essere una soluzione per il futuro?
«In realtà lo stavo facendo entrare al posto di Cremonesi, però poi Rossi ha sentito qualche problema al tendine e mi ha chiesto il cambio. Perciò ho inserito Chiesa in quella posizione: lui nasce centrocampista, ma il suo ruolo è difensore. Sono contento del suo esordio, seppur poteva arrivare un po’ prima e questo mi dispiace e l’ho detto anche a lui. Ad ogni modo, se lo merita e deve aspettarsi tutto il meglio dalla sua carriera».
La Reggiana è parsa insaziabile e ha corso fino al 92’…
«C’erano in particolare alcuni giocatori che oggi avevano ancora più voglia di fare, come per esempio Rosafio, Cremonesi oppure Rossi. Poi l’aver vinto contro l’Entella e aver trovato subito il vantaggio oggi ci ha permesso di trovare le giuste forze fisiche e mentali. Ora è giusto che pensiamo alla prossima gara contro il Montevarchi perciò vedremo domani come saranno le nostre condizioni tra acciacchi e recuperi. Ritornerà Sciaudone dalla squalifica, vedremo come starà Guglielmotti e non avremo Cauz. La nostra è una squadra che, nonostante le assenze, rimane molto competitiva».
A proposito di assenze importanti, come sta capitan Rozzio?
«Da domani Paolo si allenerà con noi, ma ovviamente col Montevarchi non ci sarà. Oltretutto lui è tra i diffidati, perciò sarebbe molto rischioso farlo giocare mercoledì, se non c’è necessità».
Chiudete il girone d’andata da imbattuti. Non è poco…
«Non è poco ma non è abbastanza. Già in estate sostenevamo che questo sarebbe stato un girone molto complicato e in effetti c’è da fare i complimenti a tutte le squadre che come noi stanno avendo una media punti altissima, ma anche a quelle squadre che in silenzio stanno recuperando terreno come per esempio il Pescara».
Significa qualcosa essere campioni d’inverno?
«E’ un traguardo certamente importante, però per noi cambia poco. Ora dobbiamo solo pensare alla prossima difficile partita di mercoledì contro il Montevarchi».
Quanto può ancora crescere questa squadra?
«Abbiamo ancora margini di crescita, anche perché credo che non si sia visto ancora qualche giocatore nel suo massimo splendore. E’ il caso di Rosafio che a tratti ha fatto vedere di essere un ottimo giocatore ma deve ancora dimostrarlo. Altri esempi sono Neglia, Scappini, Sorrentino e Muroni. Sono tutti giocatori che possono dare ancora tanto e ci saranno momenti in cui loro risulteranno fondamentali. Perciò mi auguro ci siano ancora margini di crescita in questa squadra».
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