Giacomo Venturi resta sotto osservazione al Santa Maria Nuova
Ancora da definire i tempi di recupero del portiere romagnolo dopo il duro colpo rimediato a Pescara. Il ds Tosi: «Piena fiducia in Voltolini e Marconi»
[AGGIORNAMENTO ore 16:30] Dal suo profilo Instagram, il portiere granata ha voluto rassicurare amici e tifosi sulle sue condizioni di salute. “Non uso tanto i social, ma oggi li sfrutto per ringraziare tutte quelle persone che mi hanno scritto e si sono preoccupate per me. Jack sta bene e non vede l ora di tornare in campo con i suoi compagni. Un po di riposo con la mia famiglia mi farà sicuramente bene, anche se ne avrei volentieri fatto meno. Forza Regia non si molla mai! Ci vediamo al Giglio!”.
Arrivano i primi aggiornamenti ufficiali sulle condizioni di Giacomo Venturi, uscito in barella domenica pomeriggio dallo stadio “Adriatico” di Pescara a seguito di uno scontro di gioco molto duro con l'attaccante biancazzurro De Marchi.
“A seguito del trauma all'addome subito nei primi minuti della gara di Pescara, il portiere granata Giacomo Venturi è stato ricoverato all' Ospedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia dove sarà tenuto sotto osservazione a titolo precauzionale per alcune ore al fine di valutare l'entità di una lesione ai reni emersa dagli esami strumentali effettuati - si legge nella nota diffusa dalla società di via Brigata Reggio - Giacomo sta bene, ed ha ricevuto la visita del Presidente Carmelo Salerno, dei dirigenti e dello staff tecnico della Società, in attesa di definire insieme ai medici tempi di ripresa dell'attività sportiva”.
I tempi di recupero quindi non sono certi, ma il direttore sportivo Tosi in un'intervista rilasciata al Resto del Carlino ha ipotizzato circa 7-10 giorni di ricovero: il suo rientro in campo potrebbe tardare di almeno un mese. Per Venturi si tratta del terzo infortunio grave dal suo arrivo a Reggio: il primo è datato luglio 2019 quando subì un trauma cranico durante il ritiro di Carpineti che lo tenne lontano dai campi fino a gennaio 2020; l'estate successiva sempre in Appennino durante la preparazione estiva si fratturò lo zigomo rientrando in campo dopo 7 partite.
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