News

Christian Silenzi: «Mio padre un esempio, vorrei restare anche l'anno prossimo»

Entrato in campo dopo quindici minuti nel secondo tempo del match di domenica contro il Cittadella, Christian Silenzi, 19 anni ancora da compiere, ha anche sfiorato il gol. Il figlio dell'indimenticato attaccante granata Andrea Silenzi è stato promosso in prima squadra a campionato in corso, nonostante la sua giovane età. Per la prima volta in questo campionato, mister Colombo ti ha dato più spazio... «Sì, è stata la prima occasione per giocare più di dieci minuti. Penso di essere entrato bene in campo, purtroppo non sono riuscito a capitalizzare due buone palle gol. È stato bravo il portiere a chiudere lo specchio della porta, ma sono comunque contento per i minuti che ho giocato». Che differenze hai trovato tra la Berretti e la prima squadra? «Sul piano fisico indubbiamente c'è molta diversità, così come il ritmo di gioco e anche tecnicamente il mondo dei professionisti è tutta un'altra cosa. All'inizio è stato un po' difficile integrarmi, poi mi sono trovato bene con tutti nello spogliatoio, sia con lo staff che con i compagni». Cosa chiedi da queste ultime quattro partite di campionato? «Penso ad allenarmi bene, come sto facendo nelle ultime settimane e mi metto a disposizione del mister». Com'è il tuo rapporto con mister Colombo? «Devo molto a lui perchè mi ha lanciato nel mondo dei professionisti. In allenamento mi striglia quando serve e credo che sia molto utile per la mia crescita». Qual è la posizione in campo che prediligi? «Il mio ruolo preferito è la punta centrale, ma mi piace svariare in attacco, potrei giocare anche da esterno di centrocampo». Tuo padre viene spesso a Reggio per seguirti... «Sì, anche se è lontano da Reggio mi segue sempre dal computer: parliamo molto delle mie prestazioni, mi aiuta molto». Ti pesa avere un padre che alla Reggiana ha fatto la storia? «Nelle prime convocazioni questo aspetto mi metteva un po' di pressione, perchè i tifosi naturalmente mi paragonano a lui. Era un peso all'inizio, adesso mi è quasi indifferente». La Reggiana ha su di te il diritto di riscatto, cosa intendi fare il prossimo anno? «Il mio cartellino è di proprietà dell'Inter, non sta a me decidere, quindi dovranno trovare loro un accordo. Io mi sto trovando molto bene qui: Reggio è una piazza che mi piace tantissimo, è una rampa di lancio, mi piacerebbe molto restare».

Commenti

Pavia-Reggiana, arbitra Pasciuta. Nolè e Mignanelli entrano in diffida
A Reggio è festa per l'Italia femminile: Irlanda del Nord battuta 3-1