Boldrini si presenta: «Appena ha chiamato la Reggiana non ho avuto dubbi e ho lasciato Modena»
«Nessun rancore nei confronti del club canarino, sono qui per dare il massimo e puntare in alto»
«A Modena le cose non sono andate come speravo, ci sono stati molti acquisti e lo spazio si era ridotto - ha spiegato Michele Boldrini, ultimo rinforzo del mercato granata, durante la presentazione avvenuta questa mattina presso la sede operativa della Reggio Audace - Per fortuna è arrivata la chiamata della Reggiana, non ci ho pensato due volte ad accettare la proposta e cambiare squadra».
Quando hai sentito parlare per la prima volta della Reggiana?
«Ho ricevuta una chiamata lunedì dal mio procuratore e in brevissimo tempo la situazione si è sbloccata».
Ti hanno chiesto di venire per vincere il campionato?
«Di certo non c'è niente. Ho trovato una società che vuole fare le cose nel modo giusto e per vincere dovremo essere bravi noi sul campo. Voglio dare il massimo in una piazza come questa, penso sia doveroso».
Oltre Secchia hanno disatteso le promesse fatte?
«No. Diciamo che da come eravamo partiti con tre prime punte e tre esterni le cose sono cambiate con l'arrivo di ulteriori giocatori. Le scelte del mister erano altre, quindi ho preferito cambiare anche per questo ma non ho avuto nessuna discussione. Se non mi avesse chiamato la Reggiana magari sarei rimasto in gialloblù...».
A Modena c'era poco spazio per giocare, ma anche a Reggio ci sono tanti giocatori...
«La concorrenza fa più che bene, a Modena invece eravamo veramente troppi: 8 attaccanti per contendersi 3 posti, diventava difficile anche allenarsi...».
Qual è esattamente il tuo ruolo?
«Nella mia carriera ho giocato da esterno nel 4-3-3 o nel 4-4-2 però ho anche fatto diverse volte il trequartista quando me lo chiedevano. L'anno scorso con l'Aquila ho sempre giocato sulla trequarti e penso di aver fatto un'ottima stagione».
Quali sono i tuoi punti di forza?
«Sono un destro a cui piace giocare a sinistra, ma calcio anche col piede debole. Il colpo di testa è la mia pecca ma si può sempre migliorare. Un paio di gol da calcio piazzato li ho fatti nella scorsa stagione, così come su rigore».
Fisicamente sei già pronto a scendere in campo?
«Ho iniziato a prepararmi il 25 luglio col Modena senza saltare un allenamento, quindi fisicamente penso di essere pronto».
Mister Battistini (sulla panchina granata nella stagione 2013/14) ha parlato molto bene di te...
«Con lui ho avuto un grandissimo rapporto a livello umano e tecnico, mi dava libertà di muovermi come volevo lì davanti poi i risultati si sono visti in campo (15 gol in 30 presenze con l'Aquila, ndr)».
Cosa ti ha raccontato di Reggio?
«Mi ha detto di accettare subito perché lui a Reggio ha lasciato un pezzo di cuore. Mi ha parlato bene della piazza e dell'ambiente: mi sono fidato di lui, il suo consiglio ha influito sulla mia scelta».
C'è qualcun altro che ti ha parlato bene della piazza?
«Gozzi e Falanelli che erano con me a Modena».
Mister Antonioli l'hai già conosciuto?
«Ci siamo incontrati questa mattina, insieme abbiamo parlato anche della parte tecnica: mi ha spiegato dove vorrebbe farmi giocare. Mi sono trovato subito d'accordo con lui perché ho capito che è una persona intelligente: ha detto che schiererà la squadra in base ai giocatori a disposizione e non con uno schema predefinito in partenza. Io ho dato la mia disponibilità a farmi giocare dove ritiene più giusto».
Come mai ogni anno cambi squadra?
«Purtroppo non riesco a dare continuità alle mie esperienze ma non per scelta mia. All'Aquila sarei rimasto se non fosse fallita la società...».
Quanto contano i 4 giovani titolari in Serie D?
«Sicuramente 4 su 11 sono tanti, hanno un'importanza determinante. Ovviamente i compagni esperti devono metterli a proprio agio e farli esprimere con tranquillità».
Cosa serve per vincere in questa categoria?
«Secondo me è molto importante il gruppo, la coesione con allenatore e l'ambiente e ovviamente la qualità. Credo che questi siano i fattori più importanti».
Quali sono secondo te le favorite del girone D?
«Non conosco bene tutte le avversarie, le vedrò piano piano. Sulla carta le favorite sono Reggiana, Modena e Crema però non è sempre la più forte a vincere il campionato».
La data del derby col Modena l'hai già cerchiata sul calendario?
«Il 2 dicembre non mancherò».
Pensi che arriveranno dei fischi da parte dei supporter canarini nei tuoi confronti?
«Non credo che mi conoscano visto che ho disputato giusto qualche amichevole, ma se mi fischieranno lo accetterò senza problemi».
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