Alvini: «Il derby è un'emozione che non ha voce. Andiamo a Modena per dire la nostra»
«Società e tifosi si meritano grandi soddisfazioni, faremo di tutto per regalargliele»
Archiviato il pareggio beffardo con il Rimini di mercoledi, la Reggiana si presenta al derby del Secchia (il quarto in meno di un anno solare) con grande voglia di riscattare non tanto le prestazioni quanto i mancati punti in classifica ma di fronte si troverà un Modena rinfrancato dalla vittoria di Carpi e desideroso di mettere i bastoni tra le ruote alla truppa granata.
«Da mercoledì ci è rimasta la consapevolezza di avere regalato la partita agli avversari per colpa nostra - sottolinea Massimiliano Alvini in fase di presentazione del match contro il Modena, riferendosi al 2-2 con il Rimini - La squadra ha fornito una prestazione notevole, ma siamo stati puniti da errori individuali. Lavoreremo ancora per migliorare».
La Reggiana non riesce proprio a vincere con le "piccole"...
«È un dato di fatto. Sto provando a darmi una spiegazione e sono convinto che invertiremo questa tendenza perché in tutte le gare pareggiate non ne ricordo una dove lo meritassimo veramente, forse solo con l'Imolese. In 13 gare ufficiali non ho mai visto una prestazione sotto le aspettative da parte dei miei ragazzi».
È pronto per affrontare il suo primo derby contro il Modena?
«Il derby è un'emozione che non ha voce. Fatico a trovare le parole per descriverlo: vivere dalla panchina una partita del genere, anche se al "Braglia" e non nel nostro "Giglio", per la mia carriera è senz'altro un'enorme soddisfazione ma il mio pensiero è esclusivamente rivolto sulla partita da fare in campo e su quello che possiamo fare per ottenere un risultato importante».
Non è preoccupato dalla delicatezza della sfida di domani?
«No. La mia squadra mi esalta, mi regala adrenalina pura e un sentimento di amore. La città e la società mi fanno sentire un allenatore felice. Degli avversari non ha paura, dobbiamo solamente pensare a fare la nostra partita con le idee ben chiare in campo».
Riesce ad arrivare sereno ad appuntamenti importanti come questo?
«Forse stasera farò due passi in Piazza Prampolini per staccare un po' partecipare ad un evento importante che mi piace condividere con chi ha meno fortuna (Viva Vittoria, ndr). In generale però faccio fatica a rilassarmi: notti come quella di mercoledì le passo con gli occhi fissi a guardare il soffitto per ore...».
Dal punto di vista tecnico che derby sarà?
«Vedendolo dal vivo ho avuto l'impressione che il Modena sia una squadra più forte di quanto esprime la sua classifica. Hanno giocatori per fare un campionato diverso da quello di adesso, poi conosco bene Zironelli, siamo amici, e conosco la potenzialità importante della società».
Modena e Reggiana però stanno vivendo momenti diversi in campionato...
«Il Modena è una buona squadra, non certamente da primi posti al pari di Vicenza o Padova, ma nenache noi lo siamo».
Scappini, Rossi e Costa come stanno?
«La mia intenzione è quella di farli giocare tutti e tre ma non so se ce la faccio. Chi non ha giocato mercoledi, come Rozzio e Rossi, è rimasto a riposo perché non era nelle condizioni fisiche per giocare tutta la partita. Chi non giocherà domani è perché non è ancora pronto. Mancheranno certamente Lunetta e Marchi oltre agli squalificati Kargbo e Martinelli».
La società tiene molto a questo appuntamento. La squadra avverte il peso di questa responsabilità?
«La squadra è consapevole di questo, però deve pensare a cosa fare in campo. Per quanto riguarda Tosi ed Amadei, giustamente per loro il derby ha un significato diverso e faremo di tutto per regalargli le gioie che secondo me si meritano».
Che aria si respira in città?
«I tifosi sono straordinari, hanno un amore incondizionato per la squadra e la maglia quindi siamo consapevoli di quello che rappresenta per loro il derby. Vogliamo fare di tutto per regalare loro un'ulteriore gioia come fatto fino ad oggi continuando sullo stesso percorso intrapreso da inizio stagione. Spero anche di vivere una bellissima giornata di sport come domenica scorsa a Vicenza».
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