Le pagelle di Olbia-Reggiana. Zamparo non incide, Cigarini e Lanini dalla panchina decidono la partita
Arrighini si accende al momento giusto, Guglielmotti e Contessa vanno a intermittenza. Neglia non graffia come vorrebbe, per D'Angelo esordio dal primo minuto incolore
Venturi 6 I sardi non giocano male, ma di fatto non impegnano mai severamente il portiere granata che svolge ottimamente l’ordinaria amministrazione e suda freddo solamente per qualche conclusione a fil di palo.
Cremonesi 6,5 Schierato sulla destra fatica a trovare le giuste misure alla sua partita, ma riesce a distinguersi per qualche buono anticipo.
Rozzio 6,5 Bravo di testa, tanto per cambiare. Belle le sfide con Udoh, il centravanti di colore nato a Reggio e cresciuto nelle giovanili granata. Balla un po’ quando viene puntato da Ragatzu del quale soffre la rapidità, ma lo gestisce, così come gestisce perfettamente il finale non semplice con l'Olbia tutto in avanti.
Camigliano 6,5 Si conferma un giocatore di spessore e in crescita di condizione. Sbaglia davvero poco e non fa neppure i complimenti agli avversari nel finale, tanto da guadagnare un cartellino giallo.
Guglelmotti 6 Corre tanto, come sempre. Cerca il gol negli ultimi minuti di primo tempo, ma Emerson gli dice di no, poi non arriva sul cross di Contessa per pochi millimetri. Viene tolto, stanco e con un giallo evitabile sulle spalle, a inizio ripresa (dal 13'st Libutti 6 prova a spingere, ma soprattutto dopo il rigore di Lanini gestisce la situazione e aiuta la Regia a portare a casa i tre punti anche se rischia qualcosa su un palla persa in difesa).
D’Angelo 5,5 La “Mano de Dios” alla Maradona non è replicabile in maglia granata: peccato perché il cross di Neglia da destra era perfetto e lo stacco del centrocampista altrettanto. Al debutto dal primo minuto prova a farsi vedere sia in fase di costruzione che di contenimento ma non lascia il segno. Avrà altre occasioni (dal 13’st Cigarini 7: appena entra sbaglia un tocco, poi fa subito capire di che pasta è fatto e che con la Serie C non c’entra proprio nulla inventandosi un lancio d'esterno millimetrico per Arrighini che porta al penalty).
Sciaudone 6 Recupera tanti palloni e si fa sempre sentire, ma sbaglia anche qualche appoggio e non arriva mai al tiro. L'occasione per farlo ci sarebbe stata, ma è mancato il servizio di Lanini prontamente rimproverato…
Neglia 6 Balla tra la trequarti e la fascia sinistra per dare dinamismo e imprevedibilità alla Regia. Cerca un gol non facile verso la fine del primo tempo, pochi istanti dopo sfiora l’incrocio dei pali con un cross. Nella ripresa ha un’occasione dopo 5', ma il suo sinistro finisce a lato. Ha i mezzi per fare il trequartista, ma non graffia più di tanto. (dal 23'st Rosafio 6: non graffia più di tanto, ma dà manforte al centrocampo e tiene su la palla in attacco).
Contessa 6 Spinge con costanza sull’out mancino solamente nelle fasi iniziali del match. Dopo 10’ trova Guglielmotti dalla parte opposta, ma Arrighini sciupa. Nel secondo tempo disegna l'assist per Lanini ma si alza la bandierina del guardalinee.
Arrighini 6 Esordisce con un tiro da dimenticare, mandando il pallone direttamente in curva. La seconda occasione pochi istanti dopo la sciupa malamente su assist di Guglielmotti. Nel secondo tempo addirittura sparisce, ma nel finale si riscatta partendo sul filo dell’offside su perfetto lancio di Cigarini, tanto da subire il fallo di Travaglini che vale il rigore decisivo per il successo granata (dal 31'st Muroni sv).
Zamparo 5,5 Se pochi giorni fa è stato il migliore in campo, l’Arciere ad Olbia combina poco, pur gestendo tanti palloni e cercando soluzioni in grado di far salire la squadra (dal 14’st Lanini 7: sale a quota 12 gol in campionato e decide la partita. Entra dalla panchina con grande decisione va sul dischetto pronto a calciare un rigore tanto importante quanto difficile: esecuzione chirurgica. Nel finale calcia malamente tra le braccia di Ciocci e non serve Sciaudone libero a fianco).
Mister Aimo Diana 6,5 Dà un tempo di riposo a Cigarini e la Reggiana paga dazio, poi quando lo inserisce è proprio lui a risolvere la partita con una giocata delle sue. Turnover più obbligato che altro, ma torna a casa da Olbia con tre punti e questo era l'obiettivo: poco importa se alla fine non tutte le scelte dall'inizio si sono rivelate azzeccate e non sono arrivati gli applausi per il bel gioco come lunedì sera. Due dati per sottolineare il “miracolo” di Aimo Diana: 18 vittorie su 26 partite, migliore difesa, migliore attacco e unica squadra imbattuta in Italia assieme al Sudtirol…
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