Eberini: «Abbiamo semplificato i compiti dei giocatori, dobbiamo dare una risposta sul campo ai tifosi»

Mister Sergio Eberini alla vigilia del match casalingo contro il Fano è costretto a fare la conta dei "superstiti" ma non si dispera e guarda con fiducia al secondo appuntamento della sua gestione, il primo al "Città del Tricolore".

Mister, quali novità dall'infermeria?
«Abbiamo notizie negative per tutti: Spanò, Bastrini e Manfrin probabilmente non saranno dei nostri. Cercheremo di trovare la soluzione migliore o la meno peggio in difesa, ma non vogliamo rischiare gli indecisi visto che torneremo in campo mercoledì pomeriggio...».

C'è qualcosa di positivo da salvare della gara di Gubbio?
«Noi tecnici ci siamo confrontati seriamente durante il lungo ritorno in pullman: di buono ci sono i 15 minuti iniziali, poi dopo l'infortunio di Ghiringhelli abbiamo subìto un paio di contropiedi che hanno tolto delle sicurezze alla squadra. Dopo il gol è arrivato un altro momento di sbandamento ma alla fine c'è stata una buona reazione che purtroppo non ha portato al pareggio».

Domani sera per vincere bisogna giocare col cuore?
«Come capo allenatore ho ascoltato le opinioni di tutti i ragazzi e alla fine abbiamo deciso di semplificare i compiti dei singoli giocatori: così facendo dovremmo trovare la retta via in tempi più rapidi».

Cosa vi aspettate dal Fano?
«Ci aspettiamo una squadra che verrà qui per fare risultato. È dietro di noi in classifica, ma ha giocatori importanti che conoscono molto bene la categoria, soprattutto in attacco. Non possiamo illuderci che siano peggio della Reggiana, per questo motivo in settimana abbiamo dedicato molto tempo all'analisi dell'avversario».

Anche quella con i marchigiani la si può definire una sfida salvezza?
«Questa è una domanda retorica, non dovremmo neanche più usare tale termine. Nello spogliatoio tutti sono a conoscenza dell'importanza di questa sfida, quindi darle un nome non serve...».

Ieri una delegazione di tifosi ha parlato con voi per spronarvi ad onorare la maglia...
«I tifosi sono una delle nostre risorse più importanti, non tutte le squadre del nostro girone possono contare sul sostegno di così tanta gente sugli spalti. Fanno parte della Reggiana anche loro e non ci hanno detto niente di diverso da quanto avrebbe fatto una qualsiasi altra tifoseria d'Italia: noi dovremo dare una risposta sul campo».