Nardi, gioia effimera: «Mai avrei pensato di pareggiare. Negli ultimi minuti serve un atteggiamento diverso»
«Dopo Fiorenzuola è cambiata la mentalità: stiamo costruendo qualcosa d'importante, bisogna però trovare una certa continuità e servono maggiore esperienza e cattiveria. Il gol? Non mi interessa segnare se poi i risultati sono questi...»
«Non ci sono parole per descrivere questo pareggio - spiega Filippo Nardi, autore del gol che per poco non ha regalato i tre punti a Carrara - Dobbiamo pensare alla prossima partita con un atteggiamento diverso negli ultimi minuti. Bisogna fare qualcosa di più e metterci un po’ più d’esperienza in certe situazioni».
Cosa manca alla Reggiana per rendersi maggiormente pericolosa in attacco?
«Secondo me in fase di costruzione abbiamo fatto qualche passo in avanti. In queste prime dieci partite abbiamo cercato di mettere su un mattoncino alla volta perché all’inizio mancava qualcosa e la “scoppola” di Fiorenzuola ci ha fatto cambiare mentalità. Ora stiamo pian piano costruendo qualcosa di importante però bisogna accompagnarlo con i risultati, dando una certa continuità. Questo purtroppo è stato un pareggio bruttissimo e non avrei mai pensato di non vincere la partita».
Dal punto di vista del gioco, pensi che si sia visto qualcosa di più?
«Secondo me sì, anche perché nelle partite precedenti abbiamo fatto più fatica in fase di costruzione. La Carrarese non ha fatto molto e nemmeno noi abbiamo creato tanto, ma sono convinto che mattoncino dopo mattoncino ci riusciremo. Mi vengono in mente diverse occasioni, come per esempio quella di Kabashi con l’arbitro che era lì in traiettoria: quella poteva essere un’occasione importante anche perché conosciamo il tiro che ha Elvis. Io mi sono adattato per questa partita giocando più avanti sulla trequarti. A centrocampo abbiamo dato diverse linee di passaggio chiudendone parecchie dello loro e fino al 95' è bastato. Siamo amareggiati e secondo me se vogliamo puntare a qualcosa di grande dobbiamo crescere dal punto di vista dell'esperienza e della cattiveria».
In difesa avete rischiato poco e Turk ha praticamente fatto una sola grande parata, prima di subire il gol su ribattuta…
«Sì, in quell’azione Martin è stato anche bravo ma la palla è rimasta comunque lì e la fortuna in quella situazione non ci ha aiutato. Purtroppo nel calcio c’è anche la sfortuna…».
La Reggiana si dovrà sempre più abituare alle battaglie da Serie C?
«La categoria è questa e non è facile. L’obiettivo è sempre puntare alla vittoria, sperando di fare anche un buon calcio: sono sicuro che presto arriverà».
Tuo nuovo ruolo?
«Mi sono adattato per questa partita giocando piu sulla trequarti. a centrocampo bene molto linee passaggio chiuse parecchie loro. fino al 94' bastato poi è finita diversamente. siamo amareggiati e secondo me se vogliamo puntare a qualcosa di grande dobbiamo crescere dal punto di vista di esperienza e cattiveria».
Com’è stato il tuo gol? Nell’azione sei andato direttamente ad attaccare verso il portiere…
«Ho visto che c’era dello spazio e al primo colpo ho sbagliato a farmi anticipare dal loro difensore, ma poi la palla è rimasta lì e l’ho messa dentro di testa. Eppure il gol conta poco: non mi interessa segnare se poi i risultati sono questi».
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