Pillon, panchina sfumata: «Magalini mi aveva cercato, la società ha deciso per un altro allenatore»
Era il candidato suggerito dal ds granata, ora sono in salita le quotazioni del greco Dellas
Presente al "Città del Tricolore" per assistere a Reggiana-Sambenedettese, l'ex tecnico dell'Alessandria Giuseppe "Bepi" Pillon è stato per qualche ora vicino a raccogliere il testimone di Leonardo Menichini ma qualcosa è cambiato nelle idee della dirigenza di via Mogadiscio.
«Sono stato contattato da Magalini per venire a vedere la partita sabato - ci ha spiegato il tecnico 61enne - Oggi però ho ricevuto una sua telefonata e sembra proprio che la Reggiana abbia deciso di optare per un altro allenatore...».
Quindi è stato molto vicino alla panchina granata?
«Sì, ma il presidente e la società ora sono orientate su un altro profilo, e penso che sappiate bene di chi si tratta (Dellas, ndr). Ho un ottimo rapporto di stima reciproca con Magalini, è stato lui a portarmi ad Alessandria lo scorso aprile: mi dispiace che questa opportunità sia sfumata, Reggio è davvero una piazza importante, un ambiente in cui si respira aria di vero calcio, ma se la società ha caldeggiato una scelta diversa vuol dire che è convinta della strada intrapresa. Faccio comunque un in bocca al lupo alla Reggiana».
Vedendola giocare, si è fatto un'idea sui problemi della formazione granata?
«Avevo ancora in mente la squadra affrontata in semifinale a Firenze che giocava un buon calcio, sabato invece ho visto una formazione in difficoltà, poco brillante. Solo chi è all'interno dello spogliatoio può conoscere le vere motivazioni di questa fase calante, Menichini non era di certo uno degli ultimi arrivati. Mi permetto di aggiungere una cosa...».
Prego.
«A livello fisico ho visto una squadra in grande difficoltà, bisogna risolvere questo problema».
C'è un segreto per risalire la china?
«I giocatori devono rimanere concentrati sul lavoro. Il prossimo allenatore dovrà studiare i difetti e decidere l'organizzazione tattica più consona in base all'organico a disposizione. Ultima cosa, ma non la meno importante, bisogna riportare tranquillità in un ambiente al momento poco sereno».
Pensa che la rincorsa ai piani alti della classifica possa essere già compromessa?
«No, siamo ancora all'inizio e c'è ancora tempo. Con i giocatori in rosa non credo che la Reggiana avrà problemi ad arrivare ai playoff, invece penso che sarà difficilissimo vincere il campionato; per me il Padova è più attrezzato».
Padova dunque favorito per la promozione in Serie B?
«I biancorossi mi hanno dato l'impressione di essere la squadra con più "mestiere" nel girone B anche se manca qualcosa in attacco. Ho seguito anche il Vicenza però mi è parso poco sicuro di sé, non credo possa puntare al primo posto ma il campionato è ancora lungo e tutto può cambiare. Ripeto, la squadra più attrezzata per vincere è il Padova e sono convinto che la dirigenza biancoscudata a gennaio interverrà con decisione sul mercato se le cose andranno ancora bene».
Quella del Renate è una favola destinata a terminare?
«La squadra nerazzurra è sempre molto fastidiosa da affrontare, la programmazione mirata degli ultimi anni sta dando i suoi frutti. Se il Renate ha vinto così tante partite vuol dire che mister Cevoli ha a disposizione un buon materiale».
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