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Maschio: «Per passare al "Menti" non bisogna alzare barricate, io ci sarò e tiferò granata»

L'ex granata, protagonista della promozione in C1 e di due playoff per la B, mercoledì sarà al fianco della Reggiana

22.05.2017 12:30

Con oltre 140 presenze e un bottino di 17 gol suddivisi in quattro stagioni e mezzo tra il 2007 e il 2011, Antonio Maschio è stato uno dei simboli e protagonisti della rinascita granata dalla C2 sino ai playoff per la Serie B. Osannato dai tifosi per il suo ardore e l'impegno che non faceva mai mancare in campo, ora che ha appeso le scarpette al chiodo ed allena una squadra di ragazzini in Eccellenza vicino a Napoli, il suo cuore batte ancora forte per i colori granata...

«Mercoledì sera farò di tutto per assistere alla partita contro la Juve Stabia - ci ha raccontato per telefono l'ex centrocampista campano classe '78 - Si gioca vicino a casa, non posso perdermela e ovviamente farò il tifo per i granata».

Hai già avuto modo di seguire la Reggiana in questa stagione?
«L'ho vista giocare poco ma sono sempre rimasto aggiornato sui risultati della Reggiana. Me l'hanno descritta come una buona formazione, poi conosco Genevier, Sbaffo e Bovo. La società ha allestito una squadra competitiva che in campionato ha faticato ma può ancora raggiungere un obiettivo importante».

I granata hanno buone possibilità di passare il turno?
«La Juve Stabia fino a pochi anni fa giocava in B e quest'anno la società campana ha costruito un buon giocattolo: i gialloblù erano partiti benissimo, poi c'è stato un calo ed è arrivato il cambio di allenatore. I tifosi e l'ambiente sono molto caldi e fiduciosi di passare il turno, ma la squadra di Menichini all'andata ha strappato un risultato importante e ha buone chance di qualificarsi».

Pensi che ci possano essere delle similitudini tra la gara di mercoledì e la finale playoff di Pagani nel 2007?
«No, parliamo di due situazioni diverse. Noi eravamo più forti della Paganese, fummo davvero sfortunati quel pomeriggio: in campo c'erano 40 gradi ma l'unica pozzanghera d'acqua capitò dalle parti di Cingolani in occasione del loro gol. A livello ambientale sicuramente sarà dura per i granata ma hanno la personalità e l'esperienza per superare questo ostacolo».

Il campo sintetico del "Menti" potrebbe fare la differenza?
«A Reggio c'è un manto erboso spettacolare che la Reggiana faticherà a trovare da altre parti... Sono tutti alibi, io da calciatore non mi sono mai fatto influenzare da questi aspetti, e poi non dimentichiamoci che su quel sintetico fino a pochi anni fa ci venivano tanti squadroni di Serie B. La differenza la faranno i giocatori e un po' il pubblico, per questo spero di vedere tanti tifosi granata al seguito della squadra così avrò anche la possibilità di salutarli».

La Reggiana ha due risultati su tre a disposizione: come dovrà affrontare la partita?
«Conosco bene le squadre di Menichini, si sono sempre contraddistinte per un'identità precisa in campo e i granata dovranno mantenerla anche mercoledì sera; se verranno qui per fare le barricate rischieranno solamente di fare danni. La formazione delle "vespe" è piena di giocatori importanti, ma la Reggiana dovrà essere più brava mentalmente che tecnicamente, rimanendo concentrata per tutti i 90 minuti e oltre».

I risultati del primo turno playoff sono stati all'insegna dell'equilibrio: c'è davvero una favorita per questo rush finale?
«I playoff sono una vera e propria lotteria e anche il minimo dettaglio può fare la differenza, a maggior ragione quest'anno con la nuova formula allungata dove tante squadre si affrontano per la prima volta. Secondo me vincerà chi ha più fame di arrivare in B ed ha avuto modo di prepararsi con calma, mentre chi ha tirato la carretta fino alla fine per il primo posto rischia di avere un calo fisico e psicologico».

Un giorno ti rivedremo a Reggio?
«Ho nostalgia della città, non vedo l'ora di tornare perché quelli passati in granata sono stati i 5 anni migliori della mia carriera a livello calcistico e umano visto che lì è nata mia figlia. So che ci sono ancora Beppe Alessi, Malpeli e il direttore sportivo Grammatica che ai miei tempi era collaboratore di Varini. Sono contento soprattutto per Malpeli, è un ragazzo che sta facendo un buon lavoro come team manager. Però posso promettere una cosa...».

Sentiamo...
«Se la Reggiana arriverà in finale, sarò sicuramente a Firenze per tifare granata, non potrei mai mancare...».

(Foto © tuttomercatoweb.com)

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