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Diana: «Ora sono le motivazioni a fare la differenza. Faremo subito capire le nostre intenzioni alla Lucchese»

«Siamo entrati nel rush finale, le questioni tecnico-tattiche passano in secondo piano: a fare la differenza è la forza mentale. Dobbiamo sempre dare il 120%, ma so che domani sera non sarà semplice: anche la Lucchese partirà forte»

10.03.2022 18:00

Archiviata l'importantissima vittoria con il Pontedera, per mister Aimo Diana e la Reggiana è già ora di tornare in campo contro un altro insidioso avversario toscano: la Lucchese. Domani sera la squadra granata darà il via al trentunesimo turno di campionato e il Modena sarà certamente uno spettatore molto interessato…

Mister, questa settimana vi siete allenati con più spensieratezza?
«Devo dire che abbiamo lavorato bene anche quando attraversavamo momenti più difficili e questa è stata la nostra forza: avere sempre lo stesso modus operandi. La vittoria di domenica è importante, ma ora dobbiamo uscire dal dibattito tecnico e tattico ed entrare in quello emozionale. È arrivato il momento in cui devono uscire motivazioni importanti per terminare il campionato in maniera forte. La sfida a distanza con il Modena è pesante, ma va presa come un regalo che facciamo al pubblico. Ci siamo costruiti noi questa situazione e ora ci vuole grande continuità mentale. Mi aspetto grandi motivazioni da parte nostra come staff e chiaramente anche da parte dei giocatori».

Che avversaria è la Lucchese? 
«Hanno pareggiato con il Modena e vinto 3-0 con l’Entella, c’è poco altro da aggiungere. Affronteremo una squadra fresca, veloce e bella che si sta avviando tranquillamente verso la salvezza. Se non avremo le motivazioni giuste, sarà una gara di grande sofferenza. Mentalmente loro sono molto più liberi di noi, ma noi dobbiamo essere mentalmente più forti in generale. Affronteremo la partita in maniera molto decisa, consapevoli che ci aspetta un confronto complicatissimo».

Cauz e Camigliano saranno della partita?
«Loro sono tornati. Abbiamo avuto qualche problemino in settimana, 2-3 giocatori che hanno accusato dei fastidi tra i quali uno proprio stamattina, ma non dovrebbe essere nulla di preoccupante. A parte Contessa squalificato, ho un gruppo al completo e posso fare delle rotazioni: siamo l’unica squadra tra quelle di testa in cui c’è un minutaggio altissimo su tanti giocatori. Come dicevo a inizio stagione, l’idea è quella di avere sempre 18-20 giocatori di alto livello tra i quali scegliere: è anche il punto di forza che ci ha portato fin qui».

Radrezza potrebbe partire dall’inizio?
«Più si allena e più migliora, quindi domani potrebbe essere della partita. Non è ancora al 100% ma lo stiamo recuperando».

A sinistra giocherà Porcino?
«Abbiamo due soluzioni, vedremo quale adotteremo domani».

L’utilizzo di Neglia potrebbe portare all’esclusione di Rosafio come accaduto a Olbia?
«Non necessariamente. A Olbia ci siamo dovuti inventare qualcosa per via delle tante defezioni dell’ultimo secondo. Chiaramente si cerca di mandare in campo una squadra con una struttura ben determinata per fare un inizio importante, sapendo di poter contare su variabili da schierare a partita in corso».

L'inizio con il piede sull’acceleratore potrebbe essere la chiave di volta della partita?
«A volte ci è capitato, altre volte no. Bisogna avere l’atteggiamento giusto per arrivare ad avere queste occasioni e con il Pontedera ci siamo riusciti paradossalmente con un difensore. Ci si augura sempre di dare l’indirizzo giusto alla partita ma è molto complicato, inoltre questo aspetto può portare a scoprirci e subire. Con il Pontedera è stato subito chiaro quello che era l’andamento della partita e dovremo fare così anche domani».

Il ritrovato entusiasmo dopo la vittoria di domenica e l’inaspettato k.o. del Modena può contagiare in positivo o in negativo la squadra?
«Io ho sempre parlato di entusiasmo ed euforia: l’entusiasmo va cavalcato, l’euforia invece può portare a prendere delle storte. Ora gli allenamenti contano poco, conta invece la voglia di andare in campo e dare l’idea di volere subito vincere. Poi la partita sarà determinata dagli episodi e da tutto il resto, ma noi puntiamo molto sulle motivazioni. Domani sera sarà una bella bolgia, mi aspetto una partita molto intensa».

Perché parla così tanto di motivazioni?
«So che alla squadra è stata data una chiara lettura tecnico-tattica, quindi a questo punto devono uscire altre cose. L’identità di gioco nostra è definita e chiara, siamo al rush finale e non guardiamo l'avversario, ma bisogna dare il 120%. A fare la differenza è la forza mentale».

Domani sera potreste essere a +1…
«C’è questa possibilità. Possiamo provare a mettere la cifra “7” davanti alla nostra classifica e dopo 31 partite sarebbe un risultato straordinario. Questi sono tutti dettagli che dobbiamo cercare di portare dalla nostra parte».

L’impegno del Modena a Carrara il giorno dopo come lo vede?
«Fatico a entrare in questi discorsi perché non conosco l’ambiente e giocatori: so come avrei reagito io dopo una sconfitta, di loro non conosco nulla quindi non voglio aggiungere altro. Sarà sicuramente una gara complicata come la nostra. Gli allenatori avversari di turno hanno il piacere di fare vedere quello che sanno fare contro le grandi. Ci tengo però a chiudere sottolineando una cosa…».

Prego.
«Noi siamo personaggi pubblici, quindi voglio sottolineare che lo stato d’animo mio, per quello che sta accadendo in questo momento, è di malinconia e tristezza. Non pensavo che dopo due anni di Covid ci saremmo trovati a vivere questa situazione. Il genere umano continua a far vedere tutte le sue debolezze e mi auguro che per tutti le cose possano migliorare presto. Tenevo molto a sottolineare questa cosa perché noi siamo persone che parlano e scherzano di calcio ma guardano anche al di fuori…».

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