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Pisa, al "Città del Tricolore" l'ultima chiamata

Dopo aver perso una finale ed una semifinale playoff negli ultimi due anni e con la delusione per il mancato ripescaggio in Serie B la scorsa estate, il Pisa si ritrova ora a dover inseguire le posizioni di vertice nel girone B.  Alla vigilia del campionato era definita da molti come la corazzata favoritissima per la promozione diretta, ma i nerazzurri hanno pagato i risultati troppo altalenanti e finora non sono mai riusciti a fare la voce grossa in un campionato molto equilibrato. A farne le spese è stato il tecnico Piero Braglia, esonerato dopo la sconfitta interna con L'Aquila alla 29ª giornata, sostituito da Bepi Pillon, rimasto però in carica per soli due incontri (coincisi con due k.o.) prima di rassegnare le dimissioni. Nelle ultime due gare sotto la guida di Christian Amoroso il Pisa ha raccolto un pareggio interno col Prato e una vittoria nel derby di Carrara: la partita contro la Reggiana diventa quindi di importanza capitale per agganciare il treno playoff prima che sia davvero troppo tardi. Nella finestra di mercato invernale sono arrivati in Toscana pezzi da novanta come Floriano, Arrighini e Caponi, a rinforzare centrocampo e attacco che vedono già schierate pedine importanti di categoria superiore, come Misuraca e il capocannoniere Rachid Arma, a segno già 15 volte in questo campionato. La difesa è presidiata dagli esperti Lisuzzo e Paci (ex Parma), in attacco gioca con costanza il reggiano Francesco Finocchio. In uscita dalla rosa si registrano le cessioni di Giovinco jr al Savona e di Stanco al Cittadella in Serie B, mentre l'ex capitano Morrone ha rescisso il contratto a fine marzo dopo la carambola di eventi che ha portato alle dimissioni di Pillon. A Reggio Emilia, mister Amoroso probabilmente riproporrà il 4-4-2 visto nelle prime due gare della sua gestione con l'utilizzo di Finocchio come esterno destro, ma dovrà rinunciare a Lisuzzo al centro della difesa e Caponi in mediana.  

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