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Diana: «Siamo arrabbiati e delusi, ora cerchiamo di rimarginare in fretta la ferita. Dovremo lottare fino alla fine»

«Non è stata la solita Reggiana, perdere due attaccanti ha cambiato il piano gara. L'Entella ha aspettato l'episodio giusto, noi siamo stati frenetici. Gli applausi finali? Bisogna ritrovare voglia e speranza, le sconfitte passano in fretta»

11.03.2023 21:00

«Siamo rammaricati, arrabbiati e un po’ delusi - sottolinea mister Aimo Diana in sala stampa nel post partita del match perso con l'Entella - Questo era il risultato che non volevamo ma è andata così. L’Entella è stata brava ad aspettare l’episodio giusto mentre noi siamo stati troppo frenetici e non siamo stati la solita Reggiana. In superiorità numerica ho sperato di portarla dalla nostra parte ma il loro gol su punizione mi ha tolto l’opportunità di cambiare. Forse avrei messo un po’ più di freschezza a centrocampo ma non c’è stata possibilità, anche perché le defezioni del primo tempo hanno cambiato parecchio il piano gara». 

La Reggiana è parsa giocare con il freno a mano tirato…
«Siamo stati frenetici e soprattutto non siamo stati bravi a far girare più il pallone. Ho provato anche a inserire Cigarini anche se inizialmente volevo farlo entrare più avanti. L’episodio del loro gol ha poi tolto un po’ di freschezza alla squadra».

Proprio Cigarini ha detto che forse la Reggiana ha giocato pensando di accontentarsi del pareggio…
«Questo fa parte dell’ aspetto inconscio di un calciatore: a volte pensi di colpire puntando sulla stanchezza dell’avversario. Purtroppo non siamo stati bravi a giocare con pochi tocchi e siamo stati troppo frenetici. Ora è importante recuperare bene alcuni giocatori, ma soprattutto i nostri attaccanti. Già Montalto ha fatto vedere qualcosa negli ultimi minuti».

Quanto hanno inciso i cambi non voluti di Pellegrini e Lanini nella prima mezzora sulla sterilità offensiva della squadra?
«Perdere due attaccanti titolari dopo un quarto d’ora mi ha tolto delle possibilità. Chi è entrato magari non era pronto subito e non era tanto abituato a questo tipo di partite. Nel secondo tempo mi è sembrato si rischiasse poco perciò avendo uno slot solo per le sostituzioni ho puntato su giocatori offensivi, invece che su qualche centrocampista fresco come poteva essere Vallocchia».

Come stanno Pellegrini e Lanini?
«Pellegrini ha subìto una distorsione alla caviglia mentre Lanini ha avuto problemi al quadricipite. Peccato perché si sono infortunati nello stesso momento ma Lanini ha preferito stringere i denti un po’ di più. Se fossero usciti nello stesso momento avrei potuto usare solo uno slot. Vedremo come stanno nei prossimi giorni. Intanto abbiamo recuperato Montalto che è uno che mette sempre tanto in campo, anche nello spirito».

Non è preoccupato per la scarsa vena realizzativa degli attaccanti?
«In effetti non siamo lucidissimi in attacco, ma è anche normale. Gli attaccanti vivono di momenti: a volte segnano senza accorgersene e a volte lo fanno con fatica. Non abbiamo un vero bomber da 15 gol ma più giocatori che vanno in rete e dobbiamo quindi sfruttare queste nostre caratteristiche. Detto questo, ci è mancato Montalto per buona parte di campionato: credo che senza l’infortunio sarebbe arrivato a quella cifra».

Ora è il momento di puntare su un giocatore come Rosafio?
«Non c’è solo lui ma anche altri in questa squadra. Ognuno di loro sa che deve mettere ancora qualcosa. Tocca a loro dimostrarlo».

Pensa di avere giocatori esperti per gestire psicologicamente questo momento?
«Sicuramente non passeremo una bella nottata ma sappiamo anche che non è la prima volta che perdiamo. Come se ne vanno le vittorie, se ne vanno anche le sconfitte. È necessario vincere in tutti i campi e non mi piace pensare a una squadra che gioca per il pareggio perché non è nel nostro DNA. Il gol è nato da una situazione rocambolesca. L’episodio non ci è stato favorevole ma non deve essere un alibi. Abbiamo perso e ora mi aspetto una reazione per la prossima partita. Non sarà una sconfitta a farci perdere le nostre certezze. Cerchiamo di rimarginare la ferita».

A fine gara sono comunque arrivati gli applausi dei tifosi: si riparte da quelli?
«Questa è la dimostrazione che qualsiasi pensiero negativo deve essere scacciato via. I ragazzi erano abbattuti, ma è giusto ritrovare voglia e speranza in vista della prossima partita di martedì».

Martedi chi rischia di più tra la Reggiana impegnata a Pontedera e l'Entella a Cesena?
«Non penso alla partita dell’Entella. Preferisco pensare a noi che dobbiamo andare a vincere a Pontedera. Ho sempre detto che ci sarebbe stato bagarre fino alla fine e sarà così: c’è da lottare fino all’ultima partita».

Sarà solamente una lotta a due o c’è da considerare ancora il Cesena?
«Otto punti di distacco non sono pochi ma ormai si vive di partita in partita. Per fortuna si gioca subito martedì perciò da domani parliamo della prossima gara contro il Pontedera».


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