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Pizzimenti si presenta: «Sono contento della responsabilità che mi aspetta. Faremo di tutto per continuare a crescere»

«Nel DNA della Reggiana c'è la capacità di far emergere giovani giocatori e allenatori: questa è la strada da seguire. Viali era la prima scelta, cercheremo di costruire un mix tra giovani ed esperti e di valorizzare la rosa. Su Maggio e Girma...»

19.06.2024 19:00

Nel giorno in cui la Reggiana ha ufficializzato l'arrivo di Viali in panchina si è tenuta la presentazione del nuovo direttore sportivo granata Marcello Pizzimenti. Il dirigente palermitano classe ‘70 è arrivato a Reggio un anno fa collaborando con l’area tecnica al fianco di Goretti ma dalla stagione 2024/25 opererà in prima linea con l'obiettivo di consolidare la Reggiana in Serie B e portare nella Città del Tricolore giovani di prospettiva da valorizzare, ancora meglio se di proprietà come Matteo Maggio che di fatto sarà il primo acquisto della nuova stagione.

«Ringrazio il presidente Salerno per l’apprezzamento nei miei confronti e per l’opportunità che mi è stata concessa dal patron Amadei e dai vicepresidenti Fico e Cattani – ha esordito Pizzimenti davanti ai microfoni – Non era scontato che ci fosse l’unanimità dei consensi sul mio nome e devo dire che tutto ciò mi ha reso orgoglioso. Per noi è stato un periodo intenso, abbiamo lavorato in fretta dopo un inizio non facile visto che Nesta e il suo staff avrebbero dovuto essere confermati anche nella stagione 2024/25 e invece è andata diversamente… Ripartire con un nuovo allenatore non è mai semplice. La Reggiana è cresciuta tantissimo negli ultimi cinque anni, forse anche troppo: ora ha bisogno di mettere fondamenta importanti e diventa essenziale trovare continuità sotto l’aspetto dirigenziale e tecnico. Dopo una serie di colloqui abbiamo trovato questa continuità e solidità: siamo contenti di avere scelto William Viali perché a livello di scouting era già stato seguito in passato. Viali è un allenatore emergente che si sta consolidando in una categoria importante e anche lui ha sposato il progetto della Reggiana».

Direttore, perché ha scelto Viali?
«È stato attenzionato, ma sapevamo che era sotto contratto col Cosenza e io non vado a disturbare un club amico dove ho lavorato. Poi, quando si è liberato, aveva dietro l’Empoli. Abbiamo aspettato il tempo giusto affinché maturasse la sua decisione e quella dell’Empoli: se c’è la Serie A di mezzo, non precludiamo nulla a nessuno. Viali è molto motivato ed è sempre stato la nostra prima scelta. È un allenatore propositivo e offensivo che ha idee e principi di gioco che assomigliano a quelli di Nesta, ma è un po’ meno integrale. Si sta consolidando e ha una discreta esperienza che può fare crescere i nostri giovani».

La scelta dell’allenatore incide anche sulle scelte di mercato?
«Un paio di giocatori è giusto che li condivida con l’allenatore ma il direttore deve guardare alla parte finanziaria e amministrativa. Sceglieremo sicuramente dei giocatori in base alle caratteristiche che cerca l’allenatore».

Porterà avanti l’idea tattica di Nesta o si farà guidare da un’altra filosofia?
«Innanzitutto bisognerà capire il sistema di partenza allenatore: tornerà venerdì in Italia e la prima riunione la faremo nel weekend poi da lì detteremo la nostra linea di operatività. L’idea sarebbe quella di giocare a quattro in difesa ma potrò dire qualcosa di più nella prossima conferenza o ne parlerà direttamente il mister».

Cosa si aspetta da questa stagione che vivrà in prima linea?
«Dal 2005 faccio il dirigente e sono contento della responsabilità che mi aspetta. Chi vive nel mondo del calcio vive di emozioni positive e negative, ma anche i momenti negativi ci faranno crescere. Sono felice e lo sarei ancora di più nel dare solidità al club. Faremo di tutto per consolidare la categoria e vogliamo darci un modello interno nostro per crescere sempre di più».

C’è un modello di società al quale si ispira Pizzimenti?
«Si possono anche trovare ispirazioni da altri club ma di ogni società va studiata la storia. Credo che la Reggiana abbia nel DNA la capacità di far emergere giovani giocatori e allenatori, come accadde per Ancelotti. Bisogna proseguire su questa strada che deve essere il core business del club».

Qual è la sua idea per la Reggiana del futuro?
«Cercheremo di costruire un mix tra giovani ed esperti. È importante avere giocatori di categoria, e penso a Rozzio che è stato determinante nello scorso campionato, ma cercheremo di patrimonializzare qualche giovane emergente: non possiamo soltanto prendere ragazzi in prestito dalla Serie A ma anche giocatori di proprietà».

Matteo Maggio della Pro Vercelli sarà uno di questi?
«È un giocatore che l’anno scorso è emerso per le sue qualità, i gol e gli assist (12 e 8, ndr). Posso confermare che stiamo cercando di raggiungere l’accordo e speriamo di aver trovato il primo ragazzo che diventerà di proprietà della Reggiana».

È lecito aspettarsi un mercato estivo che si sbloccherà solamente nelle battute finali, come accaduto nel 2023?
«Spero di no, cercheremo di fare il massimo entro i termini. Potremmo fare qualche mossa negli ultimi due o tre giorni ma spero di chiudere gran parte del calcio mercato a breve, vale a dire a inizio campionato o comunque in agosto».

I 16 giocatori sotto contratto saranno valutati attentamente da Viali?
«Quando si è a fine stagione si fa già un consuntivo tecnico poi cambiando allenatore è giusto che lui visioni tutti i nostri giocatori. Dopo la sua analisi, quando ci siederemo attorno a un tavolo, prenderemo le nostre decisioni. Stabiliremo che sistema adottare e che giocatori dovremo contattare in base alle loro caratteristiche e al progetto tecnico dell’allenatore».

Qualcuno le ha chiesto di cambiare squadra?
«I ragazzi mi hanno fatto i complimenti ma ancora nessuno ha palesato la volontà di andare via. È importante completare una fase di analisi iniziale, poi l’allenatore farà le sue deduzioni e dopo valuteremo i vari casi. Ad oggi tutti vogliono restare e questo mi fa piacere».

Girma potrà essere l’uomo che cambierà l’equilibrio del mercato?
«È un giocatore che è un po’ sotto i riflettori ma non abbiamo ricevuto offerte eclatanti, soltanto voci e rumor. Ad oggi Natan è un giocatore della Reggiana e speriamo di tenerlo perché ci fa fare la differenza. Poi sapete che il calciomercato è lungo e può accadere di tutto…».

I rinnovi di Cigarini e Libutti sono in arrivo?
«L’allenatore sta studiando i nostri giocatori e da lì vedremo il da farsi. Per Libutti però è un discorso a parte…».

Verrà riconfermato qualcuno dei prestiti della scorsa stagione?
«Sappiamo che Portanova ha espresso la volontà di restare ma affinché succeda si devono verificare determinati passaggi. Lo vedremo più avanti…» 

L’attaccante sarà il pezzo pregiato del mercato?
«La ricerca è già stata fatta ma davanti abbiamo tanti attaccanti. Okwonkwo per me è un giocatore che può dare soddisfazioni importanti, lo stesso Vido si è visto poco. Poi non dimentichiamoci di Gondo e Pettinari… Sono davvero tanti, dovremo capire cosa fare e non è semplice dare una risposta ora».

Il budget sarò lo stesso della passata stagione…
«Non mi lamento, siamo nella media della Serie B. Io devo essere bravo ad ottimizzarlo: questa è la sfida di un direttore sportivo».

Il prossimo campionato di Serie B se lo aspetta ancora più competitivo?
«Sì, è sufficiente vedere che dalla Serie A sono retrocessi club importanti che si portano dietro giocatori forti. Ma anche Sampdoria, Bari e Spezia non credo che tradiranno le attese per due anni di fila. Secondo me sarà un campionato ancora più tosto, dovremo farci trovare pronti».

 

 

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