Lanini: «Dopo Ancona una reazione importante. Mi sento più maturo e voglio essere una sicurezza per la squadra»
«Il mio compito è quello di lottare su ogni pallone, le soddisfazioni personali sono una conseguenza: ho maggiore consapevolezza perché ho trovato continuità. A Cesena l'obiettivo è vincere: ci sarà un bel clima, non vedo l’ora di giocare»
«Dopo l'ultima sconfitta c'è stata una reazione importante, in cui si è vista una buonissima partita sin dall’inizio - ha precisato Eric Lanini, giunto al nono gol in campionato (su rigore), dopo la convincente vittoria contro il Gubbio di ieri sera - Dal punto di vista personale non ero preoccupato anche perché ad Ancona la squadra non si è disunita e il pareggio sarebbe stato un risultato più giusto. Ci sta che in una partita gli episodi ti portino a non ottenere punti, ma l’approccio oggi (ieri, ndr) è stato importante. A livello personale, credo che la mia prestazione sia stata positiva al di là del gol. Il mio compito è quello di lottare su ogni pallone ed essere una sicurezza per i compagni: sono sicuro che di conseguenza arriveranno anche le soddisfazioni personali».
Sembra che la squadra davanti alle difficoltà riesca a dare un qualcosa in più…
«Il merito è di tutti. Questo è un gruppo importante perché chiunque venga chiamato in causa si fa trovare pronto. Credo che il risultato di queste prestazioni sia questo e c’è da dare merito alla squadra perché non è mai facile. Tutti siamo soddisfatti di quello che stiamo facendo e questo ci dà più consapevolezza in vista delle prossime gare».
Gol, assist ai compagni e sempre a servizio della squadra: è il miglior Lanini quello che stiamo vedendo?
«In questo momento sono più consapevole perché vengo da una certa continuità. Cerco di lavorare per la squadra e questo mi dà una consapevolezza diversa, poi se arriva il gol non posso che essere contento. Sfrutto le mie qualità per metterle al servizio della squadra».
È cambiato qualcosa nella tua testa?
«Qualcosa è cambiato ma non ero scarso prima e non sono più forte adesso. Ho bisogno di sentirmi importante e capire che quello che faccio serve alla squadra. La mia ambizione ha fatto sì che ripartissi dalle cose più concrete come la voglia di dare di più. Ero sicuro che quella era la strada per mettere le mie qualità a disposizione della squadra. Forse ora mi sento più maturo nel dire che voglio essere una sicurezza per la squadra».
I compagni ti cercano maggiormente negli spazi…
«Abbiamo trovato una buona quadra nel possesso palla. Invece quando le cose andavano meno bene, noi attaccanti facevamo più fatica nel trovare i nostri automatismi e io stesso ne ho risentito».
Aspettiamo il gol su punizione…
«Quest’anno non ho ancora segnato in questo modo. Ci spero tanto: mi auguro che arrivi presto…».
Come va l’intesa con Pellegrini?
«In parte abbiamo caratteristiche simili perché siamo entrambi giocatori dinamici. Ci sono azioni in cui io devo tirare il fiato, mentre lui attacca la profondità. Ci stiamo trovando bene, i risultati stanno arrivando e sono molto contento di questo».
Ottimo il passaggio smarcante per Rosafio, peccato che non abbia trovato il gol…
«Marco è un ottimo ragazzo e un giocatore straordinario. Quando nel secondo tempo gli ho dato quella palla, ho sperato davvero che segnasse: credo che anche lui abbia bisogno di sbloccarsi».
Lunedì si gioca a Cesena: un anno fa eravate voi a inseguire la capolista, quest'anno sarà l'esatto contrario. Che partita ti aspetti?
«Sia che insegui o che sei inseguito, l’obiettivo è sempre quello di vincere la partita. Veniamo da buone prestazioni, compresa Ancona, ed è sempre bello giocare gare come quella di Cesena. Sono sicuro che ci sarà un bel clima e non vedo l’ora di giocarla».
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