Diana: «Dobbiamo pensare solamente a noi stessi. Altre volte abbiamo superato le difficoltà e lo faremo di nuovo»
«Quando c'è bisogno i ragazzi si sacrificano: abbiamo grande voglia di vincere. Contro il San Donato senza tifosi? Non so cosa dire... porteremo alto il nome della Reggiana. Il +7 in vetta? Non dà alcuna certezza, sarà bagarre fino alla fine»
La Reggiana è pronta a tornare al “Brilli Peri” per la seconda volta in due settimane con l'obiettivo quantomeno di bissare il successo strappato di misura contro il Montevarchi, ma di fronte ci sarà un San Donato Tavarnelle in fiducia che venderà carissima la pelle. Ma al fianco della Regia questa volta non potrà esserci il suo numeroso pubblico…
«Mi sembra una cosa talmente assurda che fatico a commentarla – il pensiero di mister Aimo Diana in merito alla decisione di vietare la trasferta di Montevarchi ai supporter granata – Noi cercheremo di portare alto il nome della Reggiana: sarà una partita con pochissime persone come ai tempo del Covid. Sono molto dispiaciuto perché per noi sarebbe stato come giocare nuovamente in casa…».
Quali novità arrivano dall’infermeria?
«Recuperiamo Montalto e Cremonesi: ritroveranno finalmente il clima partita. Tornano per darci una mano in trasferta, sono convocati ma chiaramente non hanno una condizione ottimale, soprattutto Adriano».
E per quanto riguarda gli altri infortunati?
«Libutti non credo che si opererà ma seguirà una terapia conservativa: potremmo anche rivederlo a fine marzo. Rossi spero di recuperarlo per martedì almeno in panchina, Rozzio invece credo che lo rivedremo più avanti. Cauz se non tornerà con il Fiorenzuola lo farà sabato prossimo».
A sinistra è pronto Fiamozzi?
«Purtroppo non è stato bene la scorsa notte. Diciamo che è al limite, valuteremo meglio le sue condizioni domani mattina. Non bisogna comunque farsi troppi problemi, anche questa volta avremo 20 convocati».
Quindi a sinistra non ha più soluzioni pronte…
«Ho in mente altre soluzioni in quel ruolo: posso farci giocare anche dei centrocampisti visto che in mezzo c’è abbondanza».
Cigarini verrà confermato dal primo minuto?
«In settimana non si è mai fermato, quando lo vedo così vuol dire che sta bene e ha voglia di giocare. Credo quindi che non ci siano problemi nel rivederlo in campo dall’inizio».
Il cambio di modulo è un’opzione?
«Anche in questo caso il problema resta a sinistra. Le soluzioni le abbiamo e quando ho chiesto a qualcuno di sacrificarsi lo ha sempre fatto con voglia. Ci sarà sempre qualcuno che manca, ma la rosa ha sempre risposto bene nelle difficoltà».
Terrà conto della lunga lista di diffidati?
«Non la guarderò per non avere rimorsi o rimpianti. Gioca chi reputo pronto, prima o poi un’ammonizione se la piglieranno. In questo momento non siamo in grado di escogitare qualcosa».
Di fronte vi troverete un San Donato in crescita…
«I nostri avversari hanno calciatori interessanti ed esperti. Affrontiamo una squadra di provincia che tra le neopromosse è quella che sta facendo meglio. Dovremo essere attenti e concentrati e prepararci a battagliare perché in trasferta su certi campi bisogna cambiare un po’ caratteristiche. Ci vuole l’atteggiamento giusto: la partita sulla carta può sembrare facile ma sappiamo che non lo è. Dobbiamo preoccuparci di noi stessi e tenere le antenne dritte. Altre volte abbiamo superato le difficoltà e lo faremo anche domani».
È convinto che anche questa volta la Reggiana non mancherà il suo obiettivo?
«Noi ogni sabato, domenica o martedì saremo sempre sottoposti al giudizio dei tifosi perché siamo la Reggiana. Ogni volta la squadra deve dimostrare qualcosa che sia saper battagliare, giocare bene o altro. Siamo sempre sotto giudizio e lo sappiamo bene. Il San Donato Tavarnelle è una squadra molto complicata e difficile da affrontare, ma vogliamo far passare all’esterno il messaggio che abbiamo grande voglia di vincere».
Dall’ultima settimana di mercato quali novità si aspetta?
«Credo che vedremo più movimenti in uscita che in entrata. Sono soddisfatto della rosa che ho, però so che c’è un problema di lista quindi opereremo per sistemare la situazione. Poi sappiamo che il mercato fino all’ultimo minuto può riservare delle sorprese: io non ho richieste particolari, vedremo quello che accadrà. Questo è un periodo di partite, non perdo tempo sul mercato ma resto concentrato sulla gara. A tutto il resto ci pensano il direttore e la società».
Il +7 in classifica sulle seconde vi condiziona?
«Siamo felici di questo ma sappiamo anche che non ci dà alcun tipo di certezza. Non possiamo gestire nulla, ogni partita per noi e per gli altri sarà decisiva. Io mi aspetto comunque una gran bagarre fino alla fine. La Serie C ci ha insegnato che nulla è mai acquisito».
Chi insegue non può sbagliare…
«Sì, ma anche noi. I bonus non esistono in Serie C. L’anno scorso abbiamo sempre guardato gli altri perdendo energie, quest’anno non voglio farlo. Pensiamo solamente a noi stessi».
Le avversarie si stanno rinforzando molto sul mercato…
«Stanno mettendo dentro i pezzi giusti come abbiamo fatto anche noi. Nessuno ha fatto stravolgimenti importanti, la Serie C si muove bene su giocatori molto interessanti ed è appetita da giocatori di categoria superiore. Da noi verrebbero in tantissimi e non vuole andare via nessuno perché si lavora bene. Abbiamo un focus chiaro e netto dal primo giorno: abbiamo sempre sperato di trovarci a febbraio a battagliare ed essere in grado di poter vincere il campionato».
Ha ipotizzato una quota promozione?
«Più squadre battagliano e più la quota si abbassa. Ora siamo in tre, qualcuno è in crescita come l’Ancona poi devono ancora arrivare gli scontri diretti. Non è un campionato come quello passato ma non andremo molto lontano: credo che bisognerà superare i 75 punti per vincerlo. Noi dobbiamo pensare solamente a conquistare più punti possibili, poi gli scontri diretti saranno molto importanti».
La centesima vittoria da allenatore in panchina per lei che sapore ha avuto?
«È una bella soddisfazione perché, al di là della Reggiana, ho vinto anche con squadre di un livello non altissimo dove non era semplice farlo. Sono felice ma allo stesso tempo questo risultato mi deve spronare a ottenere ancora più vittorie. Il mio staff deve pensare che siamo sotto giudizio e bisogna migliorarsi di continuo».
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