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Ai nastri di partenza il Progetto 3P: più spazio a famiglie e tifosi

Le 3P: patto – partecipazione – passione

04.10.2017 09:30

Ieri nella sala stampa di via Mogadiscio è stato presentato nel dettaglio il "Progetto 3P" alla presenza dei massimi vertici istituzionali di città e provincia. Famiglie allo stadio e nuove regole per garantire l’ordine e facilitare l’accesso degli spettatori. Con questo protocollo d’Intesa si andrà a bypassare l’attuale sistema della tessera del tifoso attraverso la creazione di due istituti fondamentali: la Fidelity card, emessa dalla Reggiana, con tanto di relativo codice etico e regolamento da seguire e il cosiddetto “Gradimento”, in pratica un codice di comportamento da rispettare che, se infranto, comporta l’esclusione a tempo dallo stadio.

Tale protocollo d’intesa, della durata di tre anni, permetterà a tutti i tifosi di andare allo stadio senza la “tessera del tifoso” come hanno fatto i supporter della Sambenedettese domenica scorsa e come faranno quelli del Vicenza lunedì 9 ottobre, così come quelli della Reggiana oggi a Santarcangelo. 

«Siamo molto contenti di lavorare per questo progetto - ha spiegato il presidente Mike Piazza - Negli Stati Uniti ho imparato a creare un’atmosfera gioiosa negli stadi e voglio portare questo concetto anche in Italia, perché i bambini e le famiglie vadano allo stadio per divertirsi serenamente. Ai nostri tifosi dico che è fondamentale la loro passione e chiedo loro di essere numerosi allo stadio, ma che siano responsabili ed evitino episodi di violenza e di vandalismo perché il calcio è una festa».

«Nella nostra città non ci sono state situazioni molto complicate, ma altrove sono accaduti episodi drammatici - ha puntualizzato il sindaco di Reggio Luca Vecchi - Dobbiamo cogliere questo momento nel quale l’intero assetto istituzionale si ritrova a condividere un progetto simile con la Reggiana e questo sottolinea il nostro appoggio alla principale squadra di Reggio Emilia».

«Il protocollo è stato siglato lo scorso 4 agosto - ha sottolineato il prefetto Maria Grazia Forte Prevede un nuovo modello di gestione del calco nell’arco di tre anni: è basato sui concetti di inclusione e normalizzazione, dove lo spettatore è posto al centro del progetto calcistico. Il progetto 3P si divide su tre basi: stewarding, ticketing e impiantistica, con l’abbassamento delle barriere, il miglioramento del servizio di accoglienza e l’eliminazione della tessera del tifoso, sostituita dalla Fidelity card». 

«A Reggio siamo partiti nel 2012 con l’abbattimento delle barriere interne allo stadio - ha spiegato il questore Isabella Fusiello - Credevamo che un’iniziativa del genere potesse creare criticità, invece, non è stato così. Abbiamo anche già attuato il progetto “Stadio senza polizia” col Sassuolo, anche in gare di cartello, con Juve o Napoli, per esempio, dove sono stati impegnati 40 agenti contro i 150 che venivano usati in precedenza, con un forte risparmio di denaro».

«La società ci ha dato carta bianca per implementare i servizi di sicurezza - ha precisato il delegato alla sicurezza Fabrizio Giuffreda - Inseriremo da subito di 25-30 steward in più per andare verso l’abbattimento delle barriere».

«La Reggiana è stata coinvolta sia per motivi positivi, sia perché abbiamo vissuto anche eposidi di intemperanza dei nostri tifosi - ha spiegato l’addetto stampa granata Marco Bertolini - Il compito dello Slo, che coordinerò, sarà quindi quello di riportare un alto numero di persone allo stadio, ma questo sarà possibile solo se ci sarà la collaborazione di tutte le forze in campo». 

«Uno dei nostri motti è "di padre in figlio allo stadio” - ha precisato Stefano Cavazzoni del Gruppo Vandelli - Noi non ci definiamo ultrà e vorremmo che le nostre tradizioni venissero portate avanti. Ne approfitto per ringraziare Mike per l’impegno di riportare in alto la Reggiana: presidente noi siamo con te».

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