Rozzio: «Una vittoria che vale doppio. Era importante dare un segnale»
«Oggi puntavamo semplicemente ai tre punti. La difesa a quattro? Abbiamo cambiato con naturalezza perché ci sappiamo adattare a tante soluzioni»
Nel post partita di Reggiana-Vicenza, mister Alvini decide di non prendere la parola lasciando lo spazio ai protagonisti in campo di questa importantissima vittoria. Il primo a intervenire è il capitano granata Paolo Rozzio, leader di un reparto difensivo che oggi ha concesso poco o nulla agli attaccanti veneti.
Quanto vale questa vittoria?
«Vale tanto, è come se avessimo raccolto 6 punti. Venivamo da un periodo difficile e siamo consapevoli che sarà dura fino al 7 maggio. Oggi era importante dare un segnale».
Da capitano, qual è la soddisfazione maggiore che sentite dopo questo risultato?
«Oltre a questi tre punti molto importanti, siamo soddisfatti soprattutto del nostro approccio alla partita. Venivamo da un periodo difficile e la gara di oggi rappresentava per noi un nuovo inizio. Affrontavamo un Vicenza che sapevamo essere una squadra importante, tosta e con una rosa di categoria. Il nostro atteggiamento è sicuramente ciò che ci soddisfa di più».
Avete giocato con l'inedita difesa a quattro. Com’è stato il vostro approccio a questa soluzione tattica apportata da mister Alvini?
«Sì, il mister ha fatto alcune modifiche non solo in difesa, ma nell’assetto generale. In ogni caso noi siamo una squadra che si adatta bene a tutti i moduli. Questo è il nostro punto di forza. Non dimentichiamoci che rientreranno altri difensori come Andrea Costa dall’infortunio e Riccardo Martinelli dalla squalifica. Perciò che si giochi a 3 o a 4, noi sappiamo adattarci a ogni situazione e siamo sempre disposti a seguire le direttive del mister. Il nostro obiettivo era cercare di non essere troppo belli nel gioco, ma puntare semplicemente ai tre punti. Questa vittoria dà morale a tutto il gruppo e a tutti i tifosi che continuano sempre a starci vicino e anche oggi lo hanno dimostrato, venendo a sostenerci prima della partita».
Come giudichi l’inserimento dei nuovi arrivati Del Pinto e Ardemagni, sia in campo che nello spogliatoio?
«Devo dire che si sono integrati piuttosto bene e si sono messi subito a disposizione del gruppo. A livello individuale, Matteo è uno che dà peso e fisicità là davanti, mentre Lorenzo dà molto equilibrio ed esperienza in mezzo al campo. Aggiungerei anche Yao che è entrato nel secondo tempo e ha dato il suo ottimo contributo, dimostrando subito la mentalità giusta. Sia se giochi dall’inizio sia se entri negli ultimi minuti, l’atteggiamento fa sempre la differenza».
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