Salerno: «La Reggiana è padrona del suo destino. Dobbiamo rimanere umili e continuare a crederci»
Il presidente granata dopo il successo contro il Pordenone: «Ringrazio la squadra, il mister e il ds Tosi. Abbiamo lavorato tanto e capito quali errori correggere»
La Reggiana proseguirà il silenzio stampa fino al termine del campionato, ma il presidente Carmelo Salerno ha voluto rilasciare alcune dichiarazioni al termine della sfida casalinga vinta di misura contro il Pordenone.
«Seppur sia stata una partita sofferta, siamo riusciti a rimanere sempre concentrati - ha sottolineato il numero uno granata - Abbiamo portato a casa una vittoria che riteniamo fondamentale. Se avessimo oggi non avessimo vinto, non ci sarebbero state più grandi speranze di farcela. Ora invece dobbiamo continuare a crederci e a giocare come sappiamo».
Pensa sia scattato qualcosa nei giocatori in queste ultime due settimane di preparazione alla partita?
«La squadra è rimasta in silenzio e ha pensato solo ad allenarsi bene, cercando di lavorare sugli errori commessi soprattutto in queste ultime partite di campionato. Abbiamo riflettuto tanto e abbiamo capito che se subiamo gol a fine primo tempo o negli ultimi minuti, è colpa nostra più che merito degli avversari. Abbiamo lavorato soprattutto su quest’aspetto e i giocatori lo hanno capito e sono entrati in campo con la massima concentrazione. All’inizio la squadra è sembrata timorosa, ma poi ha trovato il gol per la vittoria e questa era la cosa più importante».
Il silenzio stampa della squadra quindi continuerà?
«Sì, oggi mi sono presentato io ai microfoni come segno di rispetto per i giornalisti e per i tifosi. Tuttavia il silenzio stampa continua e torneremo a parlare dal 10 maggio».
A proposito di date: oggi è il 1 maggio, il 27esimo anniversario della storica salvezza in Serie A a San Siro…
«Molti tifosi mi hanno scritto stamattina per ricordamelo. Fa piacere aver ritrovato la vittoria proprio oggi. Dobbiamo continuare a crederci, anche se sappiamo che non dipenderà solo da noi. Dobbiamo fare il nostro anche perché oggi abbiamo dimostrato che se vogliamo possiamo vincere ogni partita, anche giocando con un uomo in meno. Ci tengo perciò a ringraziare la squadra, il mister e il ds Tosi che oggi era in panchina: serviva una vera svolta. Dobbiamo comunque rimanere umili perché non abbiamo fatto ancora niente, ma la speranza di farcela c’è ancora».
La Reggiana secondo lei rimane padrona del proprio destino?
«Sì perché il nostro obiettivo è quello di vincere tutte le partite, senza pensare ai risultati degli altri. Oggi la vittoria era indispensabile, come lo sarà per le ultime tre che ci mancano. Non dobbiamo guardare il calendario delle altre, ma pensare solo a noi stessi».
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