Romano alza la voce: «Sono venuto a Reggio per vincere, servono ulteriori investimenti nella rosa»
Il vicepresidente dopo il pareggio casalingo contro la Vigor Carpaneto: «In settimana dobbiamo guardarci in faccia e decidere cosa vogliamo fare del futuro della Reggiana»
Ad alzare la voce, nel post partita di Reggiana-Vigor Carpaneto, è il vicepresidente Marco Arturo Romano che si dichiara ampiamento insoddisfatto dell'andamento della squadra fino a questo momento, auspicando un nuovo sforzo economico da parte della società al fine di aumentare la competitività della rosa.
«In una squadra di calcio nessuno è intoccabile, dobbiamo sentirci tutti in discussione - ha sottolineato l'azionista granata davanti ai microfoni - Ci vuole la forza e il coraggio per prendere decisioni importanti. Rappresento il 40% della società e lo dico sinceramente, non sono soddisfatto di come stanno andando le cose. Si deve fare un passo in avanti, in settimana abbiamo una riunione decisiva con i soci e dobbiamo avere il coraggio di assumerci le nostre responsabilità. Dopo la sconfitta di Pavia tutto è sembrato normale, come fosse una prassi perdere una partita in trasferta. Noi siamo la Reggiana e siamo qua per vincere».
«Credo che ci siano i valori per fare un ottimo campionato ma bisogna organizzarsi meglio e fare qualcosa di più - continua Romano - Siamo grati a tutti i soci, abbiamo rischiato davvero di uscire dalla storia del calcio reggiano ma non sono venuto qua per rimanere in Serie D. In settimana dobbiamo guardarci in faccia e decidere cosa vogliamo fare del futuro della Reggiana. Non si può solamente ragionare in termine di social network, budget o programmazione minimale: nel calcio vince chi rischia e ce la mette tutta. Forse oggi è la prima volta che dico quello che penso».
Romano auspica un intervento da parte dei soci: «Dobbiamo fare un ulteriore sforzo economico, è necessario fare qualche ritocco alla rosa con due o tre innesti di valore, ne parlavo oggi con Tito Corsi. Io sono pronto a fare un ulteriore investimento per rimanere e competere a certi livelli».
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