Lanini: «Un posto migliore di Reggio per me non c'è. Penso che la Serie B si sposi bene con le mie caratteristiche»
«Il mio piccolo sogno era quello di tornare in Serie B e si è realizzato, farò di tutto per mantenere la categoria con la Reggiana. L'obiettivo personale? Vorrei restare in doppia cifra e togliermi qualche soddisfazione negli scontri diretti»
«Devo dire che mi sento bene nonostante la grande mole di lavoro svolta - confessa Eric Lanini al termine dell'ultimo test con il Sestri Levante che l'ha visto tra i protagonisti con un gran gol realizzato da fuori area - Il ritiro è servito per fare gruppo visto che ci sono tanti giocatori nuovi, poi abbiamo messo benzina nelle gambe in vista delle gare ufficiali. Personalmente sono contento di essere ancora qui, non ho mai giocato per più di un anno nella stessa squadra ma farlo a Reggio per me è la cosa più bella che ci possa essere».
A Reggio ti trovi veramente bene?
«Benissimo, in primis con i compagni: è un piacere poter fare il lavoro che si ama con le persone giuste. In questa stagione ritrovo la Serie B che ho rincorso con fatica, sono contento di riaffacciarmi con una consapevolezza e una maturità diverse. Ho grandi stimoli: sono arrivato al punto che so di dover fare uno step ulteriore che passa dall'impegno, dall'abnegazione e dallo spirito di sacrificio. Arrivato al terzo anno percepisco il valore del posto dove sono e viene naturale dare il massimo per questa maglia. Io sono felice di rimanere qua e spero che le cose possano andare per il verso giusto: per il mio percorso, un posto migliore di Reggio non c'è».
Nell'ultima amichevole hai giocato con i gradi di vicecapitano…
«Mi ha fatto piacere, diciamo che è un piccolo riconoscimento. Spero di averlo fatto nel migliore dei modi…».
In Serie B vedremo un giocatore diverso?
«Secondo me ora potrei trovarmi meglio perché c'è più qualità e di solito si gioca su terreni meno brutti rispetto alla Serie C. Ho delle sensazioni positive, poi il campo farà da giudice…».
Che obiettivi personali vorresti raggiungere in questa stagione?
«Per scaramanzia di solito non lo dico, spero però di mantenere la doppia cifra che ho da diversi anni mentre come collettivo sicuramente l'obiettivo primario è quello di mantenere la categoria e toglierci qualche soddisfazione in qualche scontro diretto».
Nesta che allenatore è?
«È un onore poter avere lezioni di calcio da un personaggio che ha fatto tanto nel panorama calcistico mondiale. Ogni allenatore ha le sue idee di calcio ma con lui si riesce a dialogare e ci fa capire chiaramente il suo credo dal punto di vista motivazionale e del campo. Il ritiro è servito per gettare le basi, ora con l'arrivo di altri giocatori miglioreremo i meccanismi e sono sicuro che potremo fare bene».
Debuttare in Coppa Italia sul campo del Fiorenzuola per te avrà un significato particolare?
«No, ogni partita fa storia a sé. A Fiorenzuola l'anno scorso abbiamo preso una bella batosta ma ci è servita per svegliarci: questa è un'altra stagione e affronteremo un altro avversario. Sono contento perché finalmente si inizia a fare sul serio».
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