Nardi: «Ho scelto la Reggiana per rimettermi in gioco, vogliamo vincere insieme. A Siena sarà una gara fastidiosa»
«Preferisco giocare da mezzala, recuperare palla e partire in contropiede. Il tiro da fuori è nelle mie corde. La Serie C è un campionato strano, si può vincere o perdere contro chiunque. Ritrovare il pubblico allo stadio è stato emozionante»
«La prestazione è stata abbastanza buona, dobbiamo ancora crescere sotto certi aspetti ma c’è tempo. Alla fine, l’importante era vincere». Usa queste parole il centrocampista granata Filippo Nardi per descrivere l’impatto in campionato della Reggiana, subito apprezzato dai suoi nuovi tifosi per il grande impegno messo in campo. «Recuperare palla e proiettarmi in avanti sono le cose che faccio meglio, ma so anche palleggiare – spiega l’atleta classe ’98 arrivato in prestito dalla Cremonese – Mi esalto quando recupero e riparto in contropiede, e penso anche di avere un buon tiro ma non chiedetemi quanti gol potrei fare... La mia posizione in campo? Preferisco giocare mezzala in un centrocampo a tre, destra o sinistra non fa differenza, però a Como avevo giocato anche a due, quindi non sarebbe un problema. Il mio giocatore preferito è Pirlo, ma come caratteristiche siamo molto diversi».
Cresciuto come professionista nelle fila del Novara, Nardi nelle ultime stagioni ha quasi sempre giocato in Serie B, poi è arrivata la chiamata della Reggiana: «A Cremona mi hanno parlato tutti bene dei giocatori e della società che ha ottimi progetti, penso che questa sia l’opportunità giusta per rimettermi in gioco – precisa il giocatore cresciuto a Villorba, in provincia di Treviso - Magari in B avrei trovato meno spazio e più competizione, qua non è da meno però l’obiettivo è vincere ed è anche per questo che sono venuto. Reggio per me rappresenta un percorso di risalita che spero di fare assieme alla società e alla squadra. Le differenze tra C e B? Quello di Serie C è un campionato particolare, le partite sono strane e si può vincere o perdere contro chiunque e anche chi magari ha una rosa competitiva può fare male così come una squadra meno competitiva può dare fastidio ai piani alti. La differenza con la serie cadetta è abbastanza marcata soprattutto a livello tecnico: cambiano i tempi di gioco, le letture e la qualità dei giocatori che in B possono determinare l’esito delle partite». Per Nardi è stato piacevole ritrovare il pubblico al “Città del Tricolore” dopo una prima volta piuttosto anonima nel 2020: «Come molti sanno ero già venuto qui in semifinale playoff con il Novara – ricorda il giocatore granata – Però ritrovare gli spettatori sugli spalti è tutt’altra cosa. Vedere così tanta gente in uno stadio così belle è emozionante, i tifosi ci hanno sicuramente aiutato a vincere». Il suo ingresso in squadra risale solamente a poche settimane fa, però l’inserimento nel gruppo granata procede spedito: «Mi trovo benissimo, i compagni mi hanno aiutato molto a integrarmi e ho già legato con qualcuno di loro. Dall’anno scorso dobbiamo prendere le cose positive come le prestazioni, i punti e la mentalità perché si gioca per vincere».
La preparazione per la gara di domenica a Siena procede spedita: «Il mister ci ha spiegato le caratteristiche generali della squadra, ci attende una gara fastidiosa perché loro sono molto aggressivi – anticipa Nardi – Dovremo attenderci una partita sporca piena di contrasti, falli e situazioni non facili ma ci stiamo preparando al meglio». Nel debutto con la Lucchese si è vista una linea molto alta, a partire già dal portiere: «È come un libero aggiunto, chiude tante linee di passaggio sulla profondità e dà una mano a chi come noi gioca con la linea alta. Chiaramente c’è il rischio di subire gol da lontano come è capitato domenica, ma ora penso che il portiere sia preparato e non credo rivedremo un errore del genere».
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