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Mister Diana: «Con l'Imolese servirà grande umiltà. Siamo pronti a dare battaglia»

«Il mood della squadra è positivo e ho delle buone sensazioni, il Modena non ci mette pressione. I tifosi? Siamo tutti uniti ed è molto bello, ci auguriamo di non deluderli mai»

20.11.2021 15:00

Il pareggio con il Cesena è alle spalle, domani la Reggiana è chiamata a disputare una gara sulla carta alla sua portata ma non semplice sul campo dell'Imolese, forse per la prima volta dopo tante settimane non più da capolista. Aimo Diana però non è preoccupato, tutt'altro.

Mister, ci sono delle novità dall’infermeria?
«Problemi grossi non ne abbiamo, qualche giocatore è uscito malconcio dalla partita di domenica e non è al top, poi ci portiamo dietro dei malanni di stagione dovuti al freddo, ma i ragazzi sono tutti sotto cura e a disposizione. Nessun tipo di problema muscolare».

La formazione, quindi, sarà decisa all’ultimo minuto?
«Faremo un resoconto domattina, ma si tratta solo di questioni di raffreddamento. Chiaramente abbiamo una formazione di riferimento alla quale si può pensare di mettere dentro qualcosa di diverso».

Lanini è un ex: potrà esserci qualche stimolo in più per lui?
«Io ho fatto l’ex in tante squadre: a volte ho giocato grandi partite, altre volte cercando di dimostrare qualcosa ho fatto male, ma credo che sia uno stimolo e un'iniezione in più per lui ritrovare lo stadio e le zolle dove in passato ha fatto molto bene. Nell’aria in queste situazioni c’è sempre qualcosa di positivo».

Come procede l’inserimento di Russo e Cremonesi?
«Direi che ormai sono dentro. Cremonesi, se dovessimo averne bisogno, è pronto».

Che gara vi attende a Imola?
«Abbiamo un mood positivo in allenamento e vogliamo cavalcare questa cosa, ma sappiamo bene che ci aspetta una gara complicata su un campo complicato contro una squadra che ha perso male e deve recuperare punti. L’Imolese è allenata con dei bei principi, è una formazione fresca ma noi andiamo là per battagliare con grande umiltà: senza umiltà si rischia di farsi del male. Dobbiamo anche mantenere una buona condizione atletica e cercare di rimanere con tanti giocatori a disposizione per arrivare nella migliore condizione possibile a Natale». 

Cosa fate per cercare di mantenere la concentrazione sempre al massimo?
«Dobbiamo mantenere una certa quotidianità nel lavoro, così da capire subito quando c’è qualcosa che non va. Come staff ci siamo ripromessi di essere molto lucidi, specialmente quando le cose vanno bene: con la squadra siamo stati chiari, spegnendo subito i fuocherelli che si accendono perché a volte le vittorie mascherano i difetti e noi non ci dobbiamo distrarre». 

Domani al vostro fianco ci saranno più di 500 tifosi granata…
«Non so più cosa aggiungere. Ci auguriamo di non deluderli mai, anche perché quando si riesce a portare così tanta gente in trasferta quando magari ne troveremo di meno potrà sembrare di averli traditi. Io sono un po’ distaccato e non voglio farmi coinvolgere dal tifo, ma ho il massimo rispetto per loro. Sono felice che la squadra abbia riportato un entusiasmo che è da mantenere e spero che anche nei momenti difficili, se mai arriveranno, i tifosi riescano a darci il giusto supporto. Ora siamo tutti insieme ed è molto bello». 

Oggi seguirà la partita del Modena ad Ancona?
«No, probabilmente guarderò altro anche perché si tratta di due avversarie già affrontate. Non ho paura o pressione in questo momento: dovevamo aspettarcelo di essere raggiunti. Anzi, dobbiamo essere felici di combattere per le prime posizioni con le squadre che già a luglio si sapeva sarebbero state lì davanti. Altri ci hanno guardato vincere, ora siamo noi che vediamo vincere loro: l’importante è che le nostre prestazioni siano sempre all’altezza. Lasciamo la parola al campo e ce la giochiamo: credo che sarà un testa a testa, con più teste, fino alla fine. Se ad aprile dovessimo avere una classifica come oggi, ne sarei contento…».

Nelle cinque gare in calendario prima della sosta, tre saranno tra le mura amiche…
«La speranza di vincerne tante c’è, accettiamo la pressione di doverlo fare e sappiamo che queste sono opportunità da cogliere. Speriamo di fare più punti possibili per cementare la nostra classifica, ben consci che le partite spesso sono decise dagli episodi: ce lo dimostra anche la nostra Nazionale che avendo sbagliato un rigore ha compromesso l'approdo al Mondiale. A volte basta poco per distruggere quanto di buono è stato costruito…». 

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