Staiti non perde la bussola: «Andiamo avanti a testa bassa»
«A Fiorenzuola ci aspetta una partita molto diversa. Il boato dopo il gol? Una sensazione bellissima»
La "iena" Lorenzo Staiti domenica pomeriggio contro la Pergolettese ha regalato ai tifosi granata il sigillo finale del 5-0 e una prestazione a tutto tondo degna di un giocatore che meriterebbe di calcare ben altre categorie.
«Vincere al Giglio regala sempre emozioni particolari - racconta il centrocampista classe '87 - Poterci giocare con la maglia della Reggiana ora è ancora più bello. Il boato dopo il gol? Una sensazione bellissima».
La partita contro la Pegolettese passerà alla storia per il risultato finale e soprattutto per il rientro in campo, condito da una doppietta, di Alessandro Spanò...
«Alessandro è un esempio e un valore aggiunto per tutta la squadra. Non è un caso che abbia fatto gol, ha lavorato duramente per arrivare a questo obiettivo e ci ha fatto capire quanto sia importante credere in noi stessi».
Una domenica perfetta rovinata dall’infortunio capitato a Pastore...
«Marco è un ragazzo che porta tanto entusiasmo nello spogliatoio, ci dispiace veramente che questo incidente lo abbia fermato in un momento in cui stava guadagnando minuti sul campo. Sono certo che farà di tutto per tornare il prima possibile, lo aspettiamo».
Il 4-4-2 del primo tempo con Osuji e Luche esterni ti ha sorpreso?
«Avere così tante soluzioni tattiche a disposizione credo sia un valore aggiunto. Osuji è un giocatore completo e può adattarsi a fare l’esterno senza problemi. Luche ha capito che deve portare pazienza e impegnarsi duramente durante la settimana, ma lui e gli altri giovani non devono mai abbassare la guardia perché in un percorso di crescita ci sono sempre alti e bassi».
Nelle ultime settimane la squadra sembra avere finalmente cambiato passo...
«Avevo previsto che la vera Reggiana sarebbe uscita dal guscio dopo un mese, siamo sulla buona strada. Sembra banale dirlo, ma vincere aiuta a vincere e anche se in precedenza non erano mancate le prestazioni, i primi 3 punti contro il Classe hanno indubbiamente rasserenato l'ambiente. L’intesa tra i giocatori è aumentata però non bisogna dormire sugli allori ma continuare a lavorare duramente».
Avete raggiunto una buona condizione atletica?
«Siamo cresciuti ma ci sono ancora ampi margini di miglioramento e ne siamo consapevoli. Il lavoro sul campo è alla base di tutto: c’è da sudare senza mollare alcun centimetro».
Domenica siete attesi dall'insidiosa trasferta di Fiorenzuola...
«I nostri avversari vengono da una sconfitta quindi non sarà facile affrontarli. Troveremo un’altra atmosfera e un campo diverso dal nostro dove avremo pochi spazi a disposizione: serviranno fame e cattiveria per portare a casa i tre punti».
Piano piano stai entrando nel cuore dei tifosi: qual è il tuo rapporto con loro?
«Ancora nessuno mi ha riconosciuto o fermato per strada, ma in tanti mi scrivono sui social. Fa piacere sentire tanto calore attorno alla squadra: deve essere un incentivo e una responsabilità positiva per farci capire che ora giochiamo in una città importante che vive di calcio e pretende tanto da chi indossa la maglia granata».
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