Laezza, l'infortunio è alle spalle: «Ora sto bene. Voglio solamente mettermi a disposizione della squadra»
«Non poter giocare e vivere lo spogliatoio rappresenta la cosa più difficile per un calciatore. Mi dispiace di non essere riuscito a dare un contributo ai playoff, ora l'importante è ripartire e dare sempre il massimo»
Dimenticare il passato non è mai facile, ma per Giuliano Laezza la stagione 2022/23 rappresentare una sorta di nuovo inizio. Il difensore campano, arrivato nella Città del Tricolore un anno fa, non è certamente stato baciato dalla fortuna nella scorsa stagione: appena 3 presenze nel primo mese di campionato poi è arrivata la rottura del crociato che lo ha tenuto fuori dai giochi da ottobre a maggio. Una volta recuperato dall'infortunio, Laezza ha dovuto fare i conti con la lista dei 24 già chiusa: per lui solo tribuna ai playoff.
«Non poter giocare e vivere lo spogliatoio rappresenta la cosa più difficile per un calciatore - ha spiegato il difensore classe '93 martedì sera al CERE - I tuoi compagni si allenano e giocano le partite, mentre tu sei un po’ messo da parte. Le parole di conforto possono darti una mano ma mentalmente è una situazione veramente dura da gestire. Ora però sto bene e mi interessa solamente mettermi a disposizione e dare il mio contributo per raggiungere l’obiettivo».
Non ti è parsa una beffa il dover osservare i compagna dalla tribuna ai playoff?
«Sicuramente mi è dispiaciuto perché avevo lavorato tanto e volevo dare una mano alla squadra, ma nella lista possono essere inseriti 24 giocatori e alla fine sono stato escluso perché ero quello che ha impiegato più tempo a recuperare. Credo che alla fine sia stato giusto così».
Ripartirai da quel poco che sei riuscito a far vedere l’anno scorso?
«L’idea è quella di ripartire e dare sempre il proprio contributo alla squadra».
Per guadagnare un posto da titolare nella difesa di mister Diana, in quale posizione ti vedi meglio?
«È ancora presto per parlarne. In questo inizio di stagione è fondamentale stare bene fisicamente e dare sempre il massimo».
Raggiungere il massimo obiettivo è anche il traguardo che si è posta la società…
«Sì, l’obiettivo è lo stesso dello scorso anno. Tutti devono dare una mano per cercare di arrivarci».
Un altro giocatore in cerca di riscatto è Sonny D'Angelo: quanto ha inciso la tua presenza in squadra per convincerlo a sposare la causa granata a gennaio?
«Diciamo che qualche telefonata l’ho fatta e sono sorte un paio di situazioni favorevoli, ma prima di tutto c’è stata la volontà di Sonny di venire a giocare per la Reggiana».
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