L'avversario - Catanzaro, i playoff non sono un miraggio ma serve continuità
La squadra di Vivarini con un avvio sprint si è portata stabilmente in zona promozione, ma negli ultimi due mesi il rendimento è calato. Biasci e Vandeputte leader a suon di gol, out per infortunio Iemmello e Donnarumma
A sorpresa nei piani alti della classifica dall'inizio del campionato dopo un avvio sprint (6 vittorie nelle prime 10 giornate), il Catanzaro viene dalla brutta sconfitta casalinga contro il Brescia maturata sabato davanti ai propri tifosi: dopo l'illusorio 2-0 nelle prime battute di gara, i calabresi hanno subìto il definitivo 2-3 nei minuti di recupero sugli sviluppi di un disastroso disimpegno difensivo. In graduatoria i 30 punti conquistati in 18 partite sono un ottimo bottino per una neopromossa (sesto posto, 28 gol fatti e 23 subìti), per i giallorossi però quello con i bresciani è il secondo k.o. di fila dopo la scialba prestazione offerta ad Ascoli la settimana precedente (9 punti nelle ultime 8 giornate). Il bilancio dei calabresi lontano dal “Ceravolo” è di 4 vittorie, 2 pareggi e 3 sconfitte.
LA ROSA. In panchina Vincenzo Vivarini è stato il condottiero lo scorso anno nella stagione dei record in Lega Pro (girone C) che ha portato alla promozione in cadetteria dopo 17 anni al termine di un campionato letteralmente dominato dall'inizio alla fine, ma un ruolo importante lo ha svolto anche l'architetto della squadra Giuseppe Magalini, già direttore sportivo della Reggiana tra il 2017 e il 2018. Pesano nelle ultime settimane le assenze per infortunio dei due attaccanti più prolifici, il capitano Pietro Iemmello (capocannoniere della Serie C 2022/23 con 28 gol) e Alfredo Donnarumma, classe ‘90, arrivato a Catanzaro in estate in prestito dalla Ternana dove ha giocato nelle ultime due stagioni, mentre nel 2018/19 trascinò il Brescia in Serie A a suon di reti. In attacco le scelte sono comunque ampie: favorito è l’ex Carpi Tommaso Biasci (terza stagione in Calabria, già 5 gol in campionato) in coppia con il giovane del Napoli Giuseppe Ambrosino, già in B lo scorso anno con Como e Cittadella, ma scalpita il duttile Matteo Stoppa (ultima stagione in Serie C al Vicenza), oltre al confermato Enrico Brignola (in Serie A con Benevento e Sassuolo) e al classe 2004 Luca D'Andrea, di proprietà del Sassuolo. Fedelissimi alla causa giallorossa sono il greco Dimitrios Sounas e il belga Jari Vandeputte (6 gol all'attivo), le cui percussioni offensive rappresentano un valore aggiunto alla squadra di Vivarini, ma c'è anche l'esperienza del croato Mario Situm, ex Spezia, Reggina e Cosenza. In mediana Marco Pompetti, classe 2000, cerca il rilancio dopo un'annata personalmente non entusiasmante al Südtirol, l'altro 2000 Andrea Ghion è invece uno dei pupilli del mister e il suo posto è quasi intoccabile come per Luca Verna, al quarto anno a Catanzaro, Panos Katseris è uomo a tutto campo ma la concorrenza è alta. Dalla panchina dà il suo apporto Simone Pontisso, ex Vicenza e Pescara. In difesa i due pilastri sono Nicolò Brighenti e Stefano Scognamillo, entrambi fra i tanti confermati della passata stagione, i volti nuovi sono il 20enne Davide Veroli (alla prima esperienza in Serie B) è l'ex Frosinone Luka Krajnc che può giocare come terzino sinistro o centrale. Difende i pali Andrea Fulignati, 29 anni, titolare anche in Serie C.
I PRECEDENTI. Nelle 32 passate sfide tra Reggiana e Catanzaro sono 11 le vittorie granata, 9 i successi calabresi e 12 i pareggi. La maggior parte degli incontri si sono svolti negli anni ‘60 e ’70 in Serie B, gli ultimi risalgono alla stagione 1989/1990: il match dell'andata in Calabria terminò 1-1 (gol granata di Silenzi), mentre nel ritorno al “Mirabello” si impose il Catanzaro per 1-0. Più recentemente, nel maggio scorso, le due compagini si sono affrontate per l'ultimo atto della Supercoppa di Serie C vinta proprio dai calabresi al “Città del Tricolore” (2-2 strappato dalla Regia di Diana in rimonta).
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