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L'ex nerazzurro Pillon: «Reggiana-Pisa match equilibrato, ora i toscani giocano con più sicurezza»

06.04.2015 12:30
Giuseppe Pillon è stato l'allenatore del Pisa per una sola settimana: ha preso le redini dei nerazzurri dopo l'esonero di Braglia arrivato alla 29ª giornata, ma dopo le due sconfitte consecutive con San Marino e Lucchese si è dimesso cedendo il testimone a Christian Amoroso. «Sono stato sei giorni a Pisa, c'è poco da aggiungere - ha commentato il tecnico 59enne ai nostri microfoni - purtroppo le cose non sono andate per il verso giusto e ho scelto di rassegnare le dimissioni, oramai è una vicenda che mi sono lasciato alle spalle. Reggiana-Pisa di mercoledì sera è una sfida decisiva soprattutto per i nerazzurri che in caso di vittoria tornerebbero in corsa per i playoff. Se dovesse imporsi la Reggiana credo che a quel punto la pratica playoff per Alessi e soci sarebbe archiviata».   Pillon, erano fondate le polemiche sollevate dal dg ascolano Lovato sul rinvio di Reggiana-Pisa? «Penso che questo rinvio non influisca sulle sorti del campionato, le motivazioni in campo saranno le stesse per entrambe le formazioni. Tuttavia l'Ascoli non aveva tutti i torti a lamentarsi: la partita doveva essere recuperata entro un paio di settimane come previsto dal regolamento». Secondo lei chi è la favorita? «Come in tutte le gare da dentro o fuori è difficile fare un pronostico. Il Pisa è un'ottima squadra e sicuramente darà del filo da torcere alla Reggiana». Che partita si aspetta da parte dei nerazzurri? «E' il Pisa che deve cercare di vincere a tutti i costi, la Reggiana può anche accontentarsi di un pareggio. A mio avviso saranno i nerazzurri a cercare con più insistenza la via del gol». Di chi si deve preoccupare maggiormente la squadra di Colombo? «Ci sono diversi elementi da tenere sotto controllo, soprattutto in attacco: Floriano, Arma e Arrighini su tutti. Quella toscana è una squadra assai competitiva, ha le potenzialità per vincere su qualsiasi campo. Purtroppo nella settimana in cui l'ho allenata ha giocato con molto timore e ansia, ora pare essersi ripresa». La Reggiana invece che impressione le ha fatto? «Colombo e tutta la società granata stanno facendo un grandissimo lavoro. E' giusto che la Reggiana si trovi a questi livelli: non era partita con l'ambizione assoluta di disputare i playoff ma ora è meritatamente terza in classifica e inoltre gioca un ottimo calcio». Lei negli ultimi anni ha allenato in Serie B: quali differenza ha trovato fra la serie cadetta e la Lega Pro? «Devo dire che la differenza fra le prime quattro o cinque squadre di Lega Pro e quelle di Serie B non è molto marcata. Al di là dei nomi conta di più il gioco di squadra, la voglia di soffrire e la determinazione che si mette in campo come dimostra il Carpi. Tutte le squadre che dalla terza serie sono arrivate in B nelle ultime stagioni hanno sempre fatto bene mantenendo la medesima ossatura con l'aggiunta di un paio di rinforzi mirati».

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