Siega: «Non ho ancora preso una decisione sul mio futuro»
Nicholas Siega nelle due stagioni trascorse in maglia granata ha brillato per impegno e abnegazione e la sua duttilità tattica è sempre stata premiata da Colombo con una maglia da titolare. Ora che il deludente campionato della Reggiana è praticamente giunto al termine, la società ha avviato i primi colloqui col procuratore del giocatore per trovare un'intesa sul rinnovo del contratto in scadenza a giugno ma - come ci ha raccontato oggi il giocatore - c'è ancora bisogno di tempo prima di trovare un'intesa.
Nicholas, a Pordenone è arrivato il "game over" per la Reggiana?
«Direi proprio di sì. Ci dispiace molto perché è stata una stagione che poteva rivelarsi decisamente più entusiasmante, invece il nostro campionato si è concluso molto prima del previsto»
La gara di sabato scorso è un po' lo specchio della stagione: tanta buona volontà in campo, ma poche palle gol e la beffa finale...
«Sì è andata proprio così. A parte due o tre gare giocate sottotono, quest'anno le nostre figure le abbiamo sempre fatte anche con le prime della classe, purtroppo ci è mancato l'ultimo passaggio».
Come mai è mancato?
«Non c'è una risposta definitiva: sicuramente per demerito nostro ma non va dimenticata la bravura degli avversari».
Giocare con un modulo prettamente difensivo come il 3-5-2 ha forse tolto qualcosa in attacco?
«Può essere uno dei motivi, ma i pochi tiri che di solito riusciamo a costruirci non vanno mai a buon fine».
Come sono state le prime ore dopo Pordenone?
«C'è tanto dispiacere da parte di tutti, è stata una sconfitta dura da digerire. Domenica mattina ai campi l'umore era a terra e ancora oggi la situazione non è migliorata».
Sarà difficile trovare stimoli contro il Cittadella?
«No, siamo professionisti e non vogliamo regalare nulla ai nostri avversari. Bisogna finire bene la stagione: lo dobbiamo a noi stessi e ai tifosi che ci hanno sempre sostenuto».
Cos'è accaduto esattamente nello spogliatoio negli ultimi mesi?
«Chi è andato via ha avuto le sue motivazione e se ne vorrà parlare lo farà in futuro. Lo spogliatoio è sempre rimasto unito, però certe voci dovevano rimanere fra quelle quattro mura».
L'anno prossimo rivedremo Siega a Reggio?
«Intanto penso a finire bene il campionato con la Reggiana, poi si vedrà. Ho già parlato con la società ma non c'è fretta di concludere».
Per la società Siega è un punto fermo della Reggiana che verrà...
«La dirigenza mi ha fatto capire che sono un giocatore importante e per questo devo ringraziarla. Ora però devo rimanere concentrato su questo campionato dando sempre il massimo fino all'ultima partita».
La Reggiana sarà ancora guidata da Colombo?
«È normale che quando le cose vanno male si critichi il mister, però penso che abbia svolto bene il suo lavoro in questo biennio. La sua conferma comunque rimane una scelta che spetta ad altri, non ai giocatori».
Si è sentita la mancanza di un direttore sportivo dopo l'addio di Ferrara?
«Abbiamo sempre cercato di scendere in campo dando il massimo senza farci influenzare da quello che accadeva intorno a noi, però può essere che qualche voce da fuori ci abbia inconsciamente condizionato».
Corradini è davvero un punto di riferimento per i giocatori?
«Sinceramente abbiamo avuto poco tempo per conoscerci, però vedo che è sempre presente ai campi e disponibile al dialogo».
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