Il comunicato delle Teste Quadre: «Difendiamo la Curva e la maglia granata, non prendiamo a simbolo un giocatore»
«Una persona imputata ha il diritto di lavorare, non è lo stadio a emettere sentenze. Non giustifichiamo reati odiosi e non giudichiamo pareri differenti dal nostro, ma non sopportiamo prese di posizione incoerenti dovute a ipocrisie»
Si aggiunge un nuovo capitolo al “caso Portanova” che sta tenendo banco da giorni e si è infiammato dopo l'approdo a Toano del calciatore di proprietà del Genoa. Ieri sera il gruppo organizzato Teste Quadre, dopo lo striscione esposto mercoledì a Cavola, ha voluto ribadire il proprio punto di vista.
La nostra posizione è sempre e solo in difesa della nostra Curva e della maglia granata. Nella nostra storia non abbiamo mai preso a simbolo o come idolo un giocatore in particolare. Non prendiamo alcuna posizione sul fatto che sarà oggetto di giudizio in altra sede, ma riteniamo che una persona imputata abbia il diritto di lavorare e non sia lo stadio a emettere sentenze.. Non giustifichiamo in nessun modo reati odiosi, situazioni dove il più debole deve soccombere, tantomeno cerchiamo il confronto ultras con chi non lo vuole. Allo stesso modo come non vogliamo giudicare chi ha pareri differenti dal nostro nemmeno sopportiamo prese di posizione incoerenti dovute a ipocrisie.
Teste Quadre 1999
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