Salerno: «La Reggiana ha compiuto un'impresa, tutti ne devono essere orgogliosi. Ora prendiamoci i punti che mancano»
«Se non si è forti, non si viene a Palermo a giocare in questo modo... Complimenti alla squadra e soprattutto a Nesta che ha dato tranquillità, sicurezza e coraggio al gruppo. A salvezza raggiunta dovremo festeggiare come nell'ultima promozione»
«Dopo i primi 45 minuti ho pensato che non meritavamo di essere in svantaggio perché all'inizio abbiamo avuto occasioni clamorose per passare in vantaggio - ha sottolineato ieri in sala stampa il presidente granata Carmelo Salerno, visibilmente emozionato per il grande risultato conquistato dalla Regia a Palermo al termine di una settimana a dir poco carica di tensione - La Reggiana ha fatto una grandissima partita e la forza della squadra è stata quella di non abbattersi dopo tre k.o. di fila, specialmente l'ultimo con il Cosenza visto che è stato molto brutto. Faccio i complimenti alla squadra e soprattutto a mister Nesta che ha dato tranquillità, sicurezza, consapevolezza, forza e coraggio. Abbiamo compiuto un'impresa e di questo dobbiamo esserne orgogliosi, tutta la città di Reggio Emilia deve esserlo. Se non si è forti, non si viene a Palermo a giocare in questo modo…».
Reggiana dottor Jekyll e Mr. Hyde, ma per Salerno non è un problema: «Non dobbiamo capire o spiegare perché vinciamo fuori, sono 25 anni che a Reggio Emilia non si facevano due anni di fila in Serie B quindi dobbiamo accettare questo campionato strepitoso e quando arriveremo a conquistare la salvezza dovremo festeggiare come fatto con la promozione un anno fa. In casa per una serie di motivi non abbiamo reso al massimo ma abbiamo compensato con le gare in trasferta dato che abbiamo vinto contro le formazioni nei primi posti. Può andare bene così, l'importante è salvarsi e a noi mancano ancora dei punti. Speriamo di regalare una soddisfazione ai tifosi nei derby con Modena e Parma. Ma, lo ripeto, la cosa più importante è trovare i punti che mancano per salvarci».
Le lacrime e la stanchezza sul volto del presidente sono il frutto della forte tensione che ha pervaso l'ambiente granata negli ultimi giorni: «L'ultima settimana è stata molto pesante e non potevamo rischiare di mandare all'aria il lavoro degli ultimi cinque anni per tre partite sbagliate, una più brutta dell'altra. Abbiamo sofferto tantissimo e questo per me è un calo di tensione, ora dico che meritiamo di salvarci perché abbiamo fatto un campionato importante non senza difficoltà: è da ottobre che non abbiamo un rigore a favore, una casualità forse, poi ci sono stati tanti infortuni quindi quest'anno non è mancato nulla. L'ultima settimana ci fa capire lo spessore del gruppo squadra, dei dirigenti e del mister. Abbiamo cercato di tranquillizzare tutto l'ambiente perché non potevamo essere quelli visti con il Cosenza…».
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