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Rossi: «Ci siamo ripresi ciò che ci era stato tolto, ora il cerchio si chiude. Ho dato tutto per meritare il rinnovo»

«A Rimini, sotto 2-0, ho temuto il peggio. Ma la reazione è stata da uomini veri e alla fine quel punto è valso la Serie B. Dopo Fiorenzuola poteva andare tutto per il verso sbagliato invece ci siamo ricompattati disputando un grande campionato»

18.04.2023 20:00

Al termine della quarta stagione in granata Fausto Rossi si è tolto una soddisfazione importante, la più importante da quando è approdato nella Città del Tricolore nel 2019. Per lui 26 presenze condite da 4 assist (ancora vuota la casella relativa ai gol fatti, magari con l’Imolese…), quasi tutte da titolare, e un solo stop di circa un mese tra gennaio e febbraio causa infortunio. Con un lancio preciso al millimetro per Laezza nell’azione che è valsa il 2-1 sull’Olbia, anche lui ha lasciato la propria impronta nel match che è valso il ritorno in Serie B dopo due anni. Il suo futuro però resta un’incognita: il 30 giugno andrà in scadenza, così come capitan Rozzio e un’altra dozzina di compagni.

«Sto provando sensazioni bellissime, emozioni inspiegabili – ci racconta il centrocampista classe ’90 a margine del trionfante ritorno in città col pullman al centro sportivo di Cavazzoli – Diciamo che è un cerchio che si chiude. Il grande obiettivo era quello di prenderci qualcosa che ci era stato tolto l’anno scorso per un piccolo dettaglio, per sfortuna secondo me. Ho sempre creduto in questa squadra, nelle potenzialità dei compagni, negli uomini soprattutto, e in quello che era il lavoro quotidiano col mister. Alla fine, è arrivata la ricompensa giusta. Dedico la promozione a mia mamma (prematuramente scomparsa nel giugno 2022, ndr)».

Quando hai capito che poteva essere l’anno giusto per tornare in Serie B? 
«A Cesena probabilmente. Era una partita molto sentita, il crocevia della stagione per il momento in cui arrivava e per il risultato ottenuto. Dopo sono venute fuori diverse difficoltà ma sapevamo che prima o poi sarebbero arrivate e da grande gruppo quale siamo le abbiamo superate ottenendo un bottino importante di 80 punti».

Ha mai avuto paura che la promozione potesse scivolare via? 
«Dopo il 2-0 a Rimini temevo succedesse qualcosa di negativo, ma la reazione di rabbia negli ultimi 10 minuti è stata una risposta importante e di carattere, da uomini veri. Abbiamo pareggiato e rischiato di vincere e quel punto lì ci dà adesso la certezza matematica della Serie B».

C’è un aggettivo che useresti per descrivere la tua stagione?
«Antifragile è l’aggettivo più giusto. Siamo partiti con tante difficoltà, sono arrivati ragazzi nuovi, un nuovo diretto sportivo e abbiamo avuto una nuova metodologia di lavoro. Dopo il 5-0 di Fiorenzuola sembrava che potesse andare tutto per il verso sbagliato invece ci siamo ricompattati e abbiamo fatto un grande campionato terminato con una vittoria meritata».

Hai idea di cosa potrà accadere dopo il 30 giugno?
«Tutto quello che potevo fare era dimostrare sul rettangolo verde il mio valore attraverso le mie qualità e mettendomi sempre a disposizione dei compagni fuori dal campo. Di più non posso fare. Se decideranno che mi sono meritato il rinnovo ne parleremo e decideremo di comune accordo come proseguire, altrimenti ognuno andrà per la propria strada».

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