Integration League, la Reggiana chiude il torneo al secondo posto
La Virtus Francavilla si è aggiudicata l'atto finale, ma a vincere sono state soprattutto inclusione sociale e solidarietà che nel territorio reggiano hanno lasciato il segno
Dopo l'importante successo in semifinale, l'atto conclusivo dell'Integration League - progetto di integrazione sociale organizzato dalla Lega Pro - è stato avaro di soddisfazioni per i granata: ad alzare al cielo il trofeo è stata infatti la Virtus Francavilla che ieri sera ha sconfitto la formazione A della Reggiana per 4-0 allo stadio “Del Conero” di Ancona.
La partecipazione al primo torneo per rifugiati è stata però soprattutto una straordinaria occasione di adesione ai valori dell'inclusione sociale e della solidarietà, trasmessi tramite il gioco del calcio, per i calciatori locali e rifugiati, i collaboratori, i dirigenti e tutta la società granata. Il progetto ha raccolto nel territorio reggiano grande sostegno e vicinanza da parte del tessuto associazionistico che si occupa dell'accoglienza a rifugiati e immigrati; l'AC Reggiana è stata infatti l'unico club che ha partecipato alla competizione con due formazioni.
«Sin dai primi giorni da presidente di Lega Pro sono stato molto orgoglioso e felice del progetto Integration League che è stato capace di mostrare la straordinaria capacità dei club di Serie C di essere vicini ai territori e di dare risposte ai bisogni sociali - ha dichiarato Matteo Marani, presidente della Lega Pro, durante l’evento che si è svolto ieri mattina - Le finali sono l’ultimo atto di un torneo che si è giocato nel segno dell’amicizia dando vita a un nuovo modello di integrazione che utilizza il gioco del calcio come veicolo e che ha unito tra loro piazze rappresentanti tutta la Penisola».
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